Gli animalisti e attivisti manduriani, Francesco Di Lauro e Ines Tripaldi, criticano la recente ordinanza sui lupi firmata dal sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro così come gli stessi avevano fatto per quella emessa dal sindaco di Maruggio Alfredo Longo.
Le due ordinanze dettano consigli su come difendersi dagli attacchi dei lupi (a Maruggio ce n’è stato uno, documentato da un video, nei confronti di un cane domestico), con inviti alla prudenza e consigli su come prevenire gli attacchi, inviti a tenere gli animali in casa la notte, a non lasciare all'aperto cibi per cani e gatti e a munirsi di recinti elettrificati.
«I lupi - dichiara l'avvocato Di Lauro (che nel processo sull'inquinamento Ilva "Ambiente svenduto" ha curato la parte civile del Wwf), sono una specie super protetta dalle leggi italiane e la loro uccisione comporta pene sino a tre anni di carcere». Precisato questo, l'avvocato invita a convivere con questa specie «come avviene già in altre regioni come l'Abruzzo».
L'animalista espone le sue idee in proposito. «Premesso che non possiamo ucciderlo dobbiamo imparare a difenderci da un predatore che fa il suo mestiere, ma senza inutili allarmismi perché il lupo non aggredisce l'uomo se non in particolarissimi casi (in Italia forse si registrano uno o due episodi) e solo quando è messo alle strette».
Insistendo sulla reciproca convivenza, il presidente di Azzurro Ionio suggerisce il lato utile della presenza dei lupi. «Ci lamentiamo della presenza dei cinghiali che prima o poi arriveranno anche da queste parti, è giusto sapere che i loro più temibili predatori sono proprio i lupi».
Sull'ordinanza anti-lupi ha qualcosa da dire anche Ines Tripaldi, referente dell'Anpana, Associazione nazionale protezione animali natura ambiente, contraria al divieto imposto dai sindaci di lasciare in giro cibo per cani e gatti randagi. «Quindi cosa si fa? Li si fa morire di fame e stenti mentre i lupi avrebbero ugualmente di che sfamarsi mangiando cani e gatti randagi oltretutto indeboliti dalla fame?»
La nota gattara manduriana che si prende cura di alcune colonie feline sul territorio, apre la polemica con il primo cittadino. «Nello stesso modo in cui il sindaco invita i cittadini a mettere in sicurezza i propri animali di affezione afferma Tripaldi - altrettanto lui dovrebbe preoccuparsi di creare un gattile che non esiste».
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1 commento
Giovanni
lun 14 ottobre 17:27 rispondi a GiovanniBisogna ascoltere i consigli dell'avvocato Di Lauro! Sono quasi sempre azzeccati. Quasi..!