
Nuova spaccatura all’interno del Partito democratico di Manduria che in una lettera indirizzata alla segretaria provinciale del partito, Anna Filippetti, contestano l’inoperosità del neo segretario cittadino, Telemaco Farina. «A distanza di oltre due mesi dall’elezione dei propri organismi statutari – si legge nel documento firmato da quattro degli otto componenti del direttivo, Gianni Vico, Teodoro De Cillis, Paola Pasanisi e Raffaella Dinoi -, il Partito democratico di Manduria non è riuscito ancora a presentare alla città la sua proposta politica, né si è fatto promotore di iniziativa alcuna in favore della collettività̀, continuando a dimenarsi in sterili ostilità̀ interne e discutibili inseguimenti degli umori di un’amministrazione comunale che non sembra ricambiare l’interesse».
Un chiaro attacco al segretario che effettivamente dal giorno della sua nomina unitaria, si è limitato ad aggiornare il profilo Facebook del partito condividendo post e iniziative del partito a carattere nazionale e regionale. Per questo i quattro dirigenti denunciano «l’irriducibile distanza che ci separa dal modo di condurre il Partito che continua ad essere inaccettabilmente acritico e silente dinanzi alle gravi problematiche che interessano il territorio». I firmatari invitano quindi la segretaria provinciale a richiamare il segretario Telemaco alle proprie responsabilità convocando un’assemblea degli iscritti e a nominare l’ufficio di segreteria ancora vacante. Di seguito la lettera.
A distanza di oltre due mesi dall’elezione dei propri organismi statutari, il Partito Democratico di Manduria non è ancora riuscito a presentare alla Città una proposta politica, né si è fatto promotore di alcuna iniziativa a favore della collettività. Continua, invece, a dimenarsi in sterili ostilità interne e in discutibili inseguimenti degli umori di un’amministrazione comunale che, peraltro, non sembra ricambiare l’interesse.
In occasione del congresso cittadino, avevamo accolto con favore l’invito del Commissario e dei Segretari regionale e provinciale a un possibile ricongiungimento delle forze politiche locali di centro-sinistra. Un invito che interpretammo come un’indicazione di indirizzo politico da concretizzarsi attraverso un percorso basato su proposte, confronto, dialogo e condivisione. Tutti elementi che, purtroppo, la direzione cittadina non è riuscita minimamente a sviluppare.
Il disagio che avvertiamo e soffriamo all’interno del Direttivo di Circolo – troppo spesso litigioso, divergente nei modi, se non nei fini, e privo di proposte su temi, strategie e iniziative capaci di coinvolgere la comunità – ci estranea profondamente.
A ciò si aggiunge l’irriducibile distanza che ci separa da un modo di condurre il Partito che risulta inaccettabilmente acritico e silente di fronte alle gravi problematiche che interessano il territorio. Per quanto riguarda le dinamiche delle relazioni interne al Circolo, quello che doveva essere un indispensabile processo di ricostruzione del tessuto connettivo e comunicativo continua a essere compromesso da atteggiamenti non conformi al rispetto delle sensibilità individuali e delle più elementari regole, formali e sostanziali, di democrazia e partecipazione, minando così pericolosamente l’indispensabile fiducia tra gli organismi dirigenti.
Inoltre, si continuano a registrare inspiegabili ritardi e ripensamenti su una serie di eventi cruciali nella vita di un circolo politico – tanto più per uno da poco ristrutturato – nello specifico:
- la convocazione dell’Assemblea e l’attivazione di canali di comunicazione con i tesserati;
- l’individuazione definitiva di un organo di Segreteria, dapprima nominato e poi azzerato senza alcuna evidente motivazione e, per di più, senza un’adeguata e tempestiva comunicazione almeno ai membri di Segreteria fino ad allora nominati;
- le vicende relative alla nomina dei Vice Segretari, da condursi seguendo la direzione, le indicazioni e gli accordi già definiti nella fase congressuale.
Alla luce di quanto sopra, invitiamo il Segretario Cittadino a dare pieno seguito alle linee e agli impegni assunti in sede congressuale, tanto nei contenuti quanto nei processi, in conformità con i principi e i valori che ispirano la nostra comunità politica.
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3 commenti
Miminu
oggi, ven 25 aprile 09:57 rispondi a MiminuOrmai il politico “moderno” si fa eleggere solo ed esclusivamente per fare i caxxi propri, IGNORANDO i problemi economici della società, avere il potere in mano e APPOGGIARE gli argomenti DITTATORIALI del Sindaco dove nello stesso tempo lo stesso Sindaco si fa comandare tranquillamente dalla Regione imponendo delle regole assurde. Tutto questo “gira” grazie alla disoccupazione giovanile che nel frattempo TIRANO i voti. Manduria tra non molto sarà la terra di NESSUNO. Solo pattumiera 🚮🗑️
Gregorio
oggi, ven 25 aprile 09:41 rispondi a GregorioQueste sono le VERE conseguenze del Partito Democratico, man mano che passa il tempo si sgretola sempre più. Sono condizioni sfavorevoli dovute a un sistema elettorale basato soprattutto ai FAVORITISMI e non alle loro CAPACITÀ !! Se cominciamo ad elencare tutti i politici, quanti di loro sono stati “appoggiati” da debiti di favori ? …le conseguenze ?? Che i politici Comunali NON VALGONO NULLA !! Manduria è diventata una pattumiera su tutti gli aspetti . Bravi bravi 👏 complimenti, continuate così .
Claudio
oggi, ven 25 aprile 07:43 rispondi a ClaudioConoscendo le dinamiche del PD locale in quanto ex componente fin dalla sua nascita, esprimo la mia opinione: Non conosco il Sig. FARINA ma dalla mia poca esperienza vissuta gli posso dire che per tutti i SEGRETARI calati dall'alto l'esperienza è stata breve, in quanto non è stato eletto a seguito di un vero congresso dove tutti gli iscritti votano il proprio candidato e si delinea una maggioranza netta è chiara!!! Quel giorno che è stato nominato segretario il Sig. FARINA tutti si nascondevano dietro una maschera e dopo qualche mese questo è il risultato.