
"Oggi a mezzogiorno sono andato a prendere mia figlia da scuola (Istituto Einaudi) e sul marciapiede esterno c'era questa processionaria, anzi due. Pericolo per i ragazzi e specialmente per gli animali transitanti in quella zona". La segnalazione e le foto che pubblichiamo, sono di un genitore preoccupato per gli effetti che l’insetto può provocare in caso di contatto.
L'allarme era stato già segnalato quando le i bruchi stavano lasciando i bozzoli e cominciavano a scendere al suolo nella caratteristica cordata che da il nome all'insetto.
Come abbiamo fatto in quella occasione, ripubblichiamo una scheda sulle caratteristiche e gli effetti della processionaria sull’uomo (Dal sito microbiologiaitalia.it).
«La processionaria non è un problema per gli alberi sani, ma il contatto con essa può avere conseguenze spiacevoli e, in alcuni casi, dannose per l'uomo e i cani. I bruchi di questa specie sono ricoperti da una fitta peluria, che risulta molto irritante al tatto. Purtroppo, i peli causano arrossamenti e gonfiori, specialmente nei soggetti più predisposti. Inoltre, sono molto dannosi per gli occhi, le mucose e tutte le parti più sensibili del corpo. Invece, i nostri amici a quattro zampe che tentassero di leccarle, rischierebbero la necrosi dell’estremità linguale (pentendosene amaramente).
Data la sua pericolosità per le foreste, oltre che ai danni contro persone e animali, la processionaria è oggetto di lotta obbligatoria dal 2007. Inoltre, risulta essere tra gli organismi nocivi prioritari in Europa (Area EPPO), per contenerne i danni potenziali.
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