Sul mondo del volo privato sono diffusi miti e pregiudizi, specialmente per quanto concerne la sicurezza dell’aereo. Questi luoghi comuni, spesso, nascono dall’idea di una maggiore sicurezza all’aumentare delle dimensioni del velivolo, facendo apparire gli aerei di piccole o medie dimensioni più “fragili”. Inoltre, la riservatezza che garantiscono può, in alcuni casi, mettere dubbi sull’efficacia dei controlli di sicurezza effettuati ma, come vedremo in questo articolo, si tratta soltanto di preconcetti.
Quando si parla di jet privati, generalmente l’attenzione si concentra soprattutto su comfort, lusso e prezzi che li caratterizzano (a questo proposito segnaliamo che si possono trovare diverse informazioni sul costo di un jet privato a noleggio su fastprivatejet.com, sito di una nota agenzia del settore) ma raramente si approfondisce il tema della sicurezza a bordo. Eppure, gli standard di sicurezza di questi velivoli sono estremamente elevati ed è questo uno dei motivi principali per cui dirigenti e VIP scelgono il jet privato.
Il settore dei voli privati non è, come certi pensano, una sorta di “zona franca” per quanto riguarda le norme di sicurezza; anzi, vengono effettuati tutti i controlli che la legge prevede per garantire la tutela di passeggeri e membri dell’equipaggio. In Europa l’ente preposto a far rispettare queste leggi e a normare il settore è l’EASA (European Union Aviation Safety Agency).
Per quanto riguarda, ad esempio, le qualità essenziali che l’aeromobile deve avere, il Regolamento 2018/1139 del Parlamento europeo e del Consiglio stabilisce caratteristiche ben precise per quanto concerne i materiali, la propulsione, i sistemi di bordo, la navigabilità e i requisiti perché il jet venga ritenuto adatto al volo, nonché tutte le qualifiche che deve conseguire il personale per poter svolgere la sua professione. Queste regole si applicano tanto agli aerei commerciali quanto a quelli privati e disciplinano tutte le fasi del viaggio, oltre alle infrastrutture necessarie.
Va anche menzionato il fatto che il trasporto aereo - incluso quello privato - rimane una delle opzioni più sicure per gli spostamenti, con una percentuale di incidenti fatali molto bassa. Il tasso di incidenti, per i voli privati, è 1.05 ogni 100.000 ore di volo secondo i dati riportati da Simple Flying e ha registrato un costante calo nel corso degli anni. Questo è stato possibile anche grazie al progresso tecnologico, che ha contribuito a elevare gli standard del settore rendendo il viaggio aereo più sicuro perfino di quello in macchina. Un fattore di rischio per i voli privati è costituito dai cosiddetti “grey charter”, ossia operatori senza licenza, che offrono prezzi minori, ma con standard di sicurezza più bassi.
Per quanto riguarda i controlli di sicurezza al momento dell’imbarco, questi sono effettuati nei terminal dedicati ai voli privati, ma non per questo sono meno rigorosi, in quanto la normativa di riferimento è la stessa per tutti i velivoli, anzi, poiché vi sono molti meno passeggeri, perlopiù clienti abituali, è più semplice effettuare i controlli, con l’ulteriore vantaggio che richiederanno meno tempo.
Infine, proprio grazie alle ridotte dimensioni del velivolo c’è una garanzia in più: infatti, se fosse necessario effettuare un atterraggio di emergenza, un jet di dimensioni ridotte può facilmente trovare una torre di controllo disposta ad accogliere la sua richiesta, incluse quelle dei piccoli aeroporti che non hanno una pista abbastanza grande da permettere a un grosso velivolo commerciale di atterrare. Questo è dato dal fatto che lo spazio di manovra necessario per un jet è molto inferiore rispetto a quello che serve per un aereo di linea.
Possiamo concludere quindi che la sicurezza viene garantita anche sui voli privati, l’importante è rivolgersi a operatori certificati, evitando soluzioni poco trasparenti che permettono di risparmiare, ma a discapito della tutela dei passeggeri.
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