Partita già male come idea, la manifestazione dedicata alla birra voluta dal Comune di Manduria, trova un nuovo intoppo. Dopo il primo bando per l’affidamento dell’organizzazione della sagra in cambio di 6.000 andato a vuoto (l’unica organizzazione che aveva presentato domanda aveva sbagliato la domanda), anche il secondo non sembra essere andato a buon fine. L’associazione manduriana “Laboecò Green Indipendence” che aveva espresso disponibilità a gestire la festa pare abbia rinunciato all’incarico motivando il rifiuto con i pochi giorni a disposizione per organizzare tutto. L’assessore alle attività produttive che l’ha ideata, infatti, ha voluto fissare l’appuntamento per il 19 e 20 agosto. Considerando che solo l’altro ieri è stato pubblicato il verbale di assegnazione dell’appalto, l’associazione non se l’è sentita di affrontare le due serate di sagra in così poco tempo. La decisione ora spetta all’amministrazione che dovrà scegliere di posticipare la sagra a fine mese oppure anarla del tutto.
Una sagra sul vino Primitivo criticatissima per gli alti costi (24mila euro), due concerti in Piazza Garibaldi costati 10mila euro che hanno sommato in tutto 200 persone di pubblico (Matthew Lee e la festa dello swing), ed ora una sagra della birra che non parte per l’improvvisazione e sprovvedutezza dell’assessore che l’ha ideata. Inoltre il Parco archeologico aperto a singhiozzo (chiuso a ferragosto) e per finire un cartellone degli eventi estivi reso pubblico solo a metà agosto. Abbastanza, in un paese normale, per chiedere le dimissioni degli assessori responsabili di tanti flop.
Nazareno Dinoi
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