Nella giornata di ieri, l’agronomo e georgofilo leccese, Francesco Tarantino, ha inviato una lettera al sindaco di Manduria, Gregorio Pecoraro e al geometra Giovanni De Pasquale, presidente della Commissione lavori pubblici. Nella missiva Tarantino esprime tutto il suo rammarico per il taglio delle robinie e rivendica le parole usate durante la commissione consiliare del 25 ottobre, in cui vi fu il dibattito con l’altro agronomo, il dottore Arrigo Guerrieri, favorevole ai tali.
Già durante quell’incontro, Tarantino contestò a Guerrieri le analisi fin troppo generali compiute sugli alberi, poiché come è emerso dopo il taglio, molte robinie erano sane e potevano essere tranquillamente salvate. Dalle foto a lui inviate dai membri del comitato Viale Mancini, l’agronomo ha avuto modo di avvalorare la sua tesi riguardo alle perizie minuziose che andavano svolte prima dell’abbattimento degli alberi e che avrebbero salvato molti esemplari ancora sani e robusti.
Tarantino ha poi allegato alla lettera uno studio da lui realizzato per calcolare il danno ecosistemico ed economico causato dal taglio delle robinie. Danno ornamentale che secondo lo studioso è di circa 408mila euro, cifra che si ottiene moltiplicando un decimo del prezzo di acquisto di un albero di particolari dimensioni al vivaio per tre indici: dimensione, posizione e fattore estetico/condizioni sanitarie. Nello specifico, secondo i calcoli dell’esperto, il valore dell’intero viale alberato ammontava a 432mila euro, molto più ricco del valore stimato riguardo le nuove specie di ginkgo biloba sostitutive che sarà di appena 24milaeuro.
Tarantino prosegue la sua analisi calcolando poi il danno ambientale provocato dal blitz delle motoseghe avvenuto sul viale ormai una settimana fa: attraverso diversi fattori come l’indice di superficie fogliare totale e la riduzione della anidride carbonica, si stima che il valore ambientale, calcolato a 113mila euro prima dell’intervento di rimozione, perderà di 45mila euro ogni 5 anni, in un calcolo eseguito in un arco di tempo che va dal momento del taglio a 15 anni.
Insomma, oltre al danno storico e affettivo inflitto ai cittadini, secondo il ricercatore è presente un ingente danno economico sotto numerosi punti di vista, che non sarà di certo compensato dai 42 ginkgo biloba sostituitivi.
Amareggiato per quanto accaduto, Tarantino si congeda dimostrandosi perplesso per i modi adottati dall’amministrazione, colpevole, fa notare, di essere stata non solo precipitosa nella rimozione degli alberi, ma anche sorda nei confronti dei cittadini e dei tecnici come lo stesso Tarantino che più volte si sono dimostrati propensi al dialogo, ricevendo dall’altra parte solo silenzi.
Alla fine della lettera, il professore ha allegato le foto di alcuni tronchi tagliati che mostrano lo stato di salute degli stessi e che rappresentano il triste epilogo di questa storia.
Raffaele Montesardo
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2 commenti
Pippinu
ven 6 dicembre 20:53 rispondi a PippinuSpesso quando un medico sbaglia, la conseguenza dell'errore è la morte del paziente. Se a sbagliare, invece, è un uomo ricco l’errore sarà nascosto tramite la corruzione. Di conseguenza il facoltoso, difficilmente sarà punito per i suoi errori. Adesso bisogna vedere il nostro amato Sindaco come copre i suoi errori ( chiaramente se... escono a galla ) !! Bohh !!
Antonio
ven 6 dicembre 15:38 rispondi a AntonioLi Cricori, Pecoraro, Dinoi, Attanasio.