Martedì, 16 Settembre 2025

Giudiziaria

Dal Tribunale di Lecce

Traffico di rifiuti, condannato manduriano

Rifiuti nel capannone Rifiuti nel capannone

Il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Lecce, Angelo Zizzari, ha condannato ieri il manduriano Giovanni Sperti a 2 anni e 8 mesi di reclusione per traffico di rifiuti e riciclaggio. Il 59enne manduriano difeso dall’avvocato Cosimo Micera, è stato giudicato con il rito abbreviato risparmiando così un terzo della pena prevista. Il pubblico ministero aveva chiesto 5 anni di carcere.  

A maggio del 2021 Sperti era stato arrestato con altre 12 persone delle province di Lecce, Taranto, Brindisi, Palermo, Cosenza, Reggio Calabria, Salerno, Napoli e Caserta, al termine di una complessa indagine della Direzione distrettuale antimafia di Lecce, dei carabinieri del Noe e i finanzieri del comando provinciale della Guardia di finanza di Taranto.

Secondo l’accusa il manduriano, ufficialmente senza nessuna occupazione, sarebbe stato uomo di fiducia del capo dell’organizzazione di presunti trafficanti tarantini. L’inchiesta coinvolgeva in tutto 45 indagati che dovevano rispondere a vario titolo di reati di natura ambientale. In particolare l’organizzazione criminale avrebbe messo in piedi un sistema di smaltimento di rifiuti anche pericolosi prodotti nel Centro Italia e dirottati nelle regioni del Sud con tir carichi di ogni sorta di immondizia per essere bruciata o tombata nelle campagne.

«Proprio grazie a Sperti – sostennero gli inquirenti -, il gruppo poteva usufruire di un capannone con annesso piazzale antistante, situato nel comune di Surbo (Lecce)».

«Sperti, perfettamente a conoscenza della illegale attività posta in essere da Scarcia – si legge nell’ordinanza di custodia preventiva -, ne condivideva le condotte, talvolta provvedendo in prima persona nella risoluzione delle problematiche che di volta in volta si presentavano a tal punto da suggerire anche gli orari più favorevoli per effettuare gli scarichi di rifiuti».
L’organizzazione provvedeva a far sparire i rifiuti pericolosi di ogni genere gettandoli nelle discariche o sotterrandole oppure bruciandoli. Come copertura per i trasferimenti dei carichi illegali, i componenti dell’organizzazione avrebbero utilizzato false documentazioni della Provincia di Taranto che attestavano l’esistenza di discariche regolari esistenti solo sulla carta. Una di queste figurava anche nel territorio di Manduria.

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA

6 commenti

  • Raffa
    mar 29 ottobre 2024 05:30 rispondi a Raffa

    Cosa significa tutto questo? Che la tomba di rifiuti speciale non esiste? Allepoca venne publicato cose diverse mi sembra

  • Manduriano
    mar 29 ottobre 2024 03:13 rispondi a Manduriano

    Questa 💩💩💩 umana lo dovrebbero buttare in una discarica non in una cella, questo è un criminale.

  • Nando
    mar 29 ottobre 2024 12:27 rispondi a Nando

    È miracolo!! Strano c'è nome e cognome.

  • Gregorio
    mar 29 ottobre 2024 07:38 rispondi a Gregorio

    Questo individuo dovrebbe essere rinchiuso in una cella fatta di ETERNIT ( amianto) per vedere quanto campa ⚰️🪦🕯️preghiamo 🙏 ! Per questo ti di attività illecita, quanta gente rischia di andare al camposanto ?!!

  • Gregorio
    mar 29 ottobre 2024 07:35 rispondi a Gregorio

    Questo individuo dovrebbe essere rinchiuso in una cella fatta di ETERNIT ( amianto) per vedere quanto campa ⚰️🪦🕯️preghiamo 🙏 ! Per questo ti di attività illecita, quanta gente rischia di andare al camposanto ?!!

  • Lorenzo Libertà per la Marina
    mar 29 ottobre 2024 07:06 rispondi a Lorenzo Libertà per la Marina

    Mi piacerebbe che condannasse anche la Giunta di Manduria che, in alcune aree della Marina, ignora la presenza di rifiuti speciali abbandonati ( vedi Scaledda), però mettono le foto trappole con i cartelli divieto di scarico impiantati sui cumuli di rifiuti presenti ovunque. 🤣🤣🤣 Parole parole e tanta ipocrisia. Quando pulirete le Marine? Usate i tanti soldi dell' imu che il Comune incassa ma non investe sul posto. Ricordo che se abbiamo il semaforo di fronte a San Pietro lo dobbiamo ai Commissari. Mentre chi ha fatto 3 volte il Sindaco alla Marina nulla di investito. Anche l' isola ecologica non è un progetto del Sindaco attuale. Opinioni dettate da evidenti stati di fatto e inadempienze.

Tutte le news
La Redazione - oggi, mar 16 settembre

Un uomo di 62 anni, originario di Napoli e da tempo ospite a Manduria in una comunità per il trattamento delle dipendenze alcoliche, ...

Tutte le news
La Redazione - oggi, mar 16 settembre

Il ponte in cemento che attraversa il fiume Chidro, marina di Manduria, versa in condizioni strutturali che destano forte ...

Tutte le news
La Redazione - oggi, mar 16 settembre

Erbacce alte e marciapiedi impraticabili. È questa la situazione segnalata da alcuni residenti di via San Pietro in Bevagna, ...

Tutte le news
La Redazione - oggi, mar 16 settembre

Rita Saracino, 40 anni, originaria di Manduria e residente ad Avetrana, è l’unica pugliese ad essersi distinta nella finalissima ...

Tutte le news
La Redazione - lun 15 settembre

Il panorama italiano è costellato da un'immensa risorsa energetica, silenziosa e per lungo ...

Cloni di capi d’abbigliamento griffati, assolto grossista manduriano
La Redazione - gio 29 maggio

Si conclude con una piena assoluzione la lunga vicenda giudiziaria che ha coinvolto un imprenditore manduriano operante nel settore della vendita all’ingrosso di abbigliamento. Il Tribunale monocratico di Taranto ...

Contatore manomesso, manduriana assolta
La Redazione - sab 31 maggio

Per gli addetti ai lavori è una sentenza che potrebbe fare giurisprudenza in uno dei reati i più diffusi negli ambienti svantaggiati della società, quello del furto di energia elettrica. Di questo era accusata una manduriana di 72 anni, finita ...

Due anni e due mesi di lavori per l’ex compagno geloso e violento
La Redazione - sab 31 maggio

Due anni e due mesi di pena da scontare in lavori di pubblica utilità.  E’ la condanna che il giudice delle udienze preliminari del Tribunale di Taranto, Giovanni Caroli, ha inflitto a un manduriano di 44 anni, A. ...