"Un pezzo di Avetrana che va via: Oreste Carrozzo, proprietario del Bar Sport di piazza Vittorio Veneto ci ha lasciati. Quante generazioni hanno frequentato il tuo bar, quanti bandisti e quanti direttori hanno assaggiato la tua granita, il tuo gelato alla nocciola e hanno bevuto il tuo caffè. Quante schedine del totocalcio fatte prima che la Sisal, la Snai e il calcio scommesse prendessero il sopravvento. Indimenticabili gli sfottò contro i tifosi interisti che tu da juventino facevi...durante gli anni dei tornei estivi negli anni '70,'80 organizzasti e facesti nascere la squadra di calcio "Hobby 007"che nel suo organico aveva i migliori giocatori della Pro Loco Avetrana. Sei stato un personaggio caro Oreste, Avetrana non ti dimenticherà".
E' morto Oreste. Viva Oreste. Nelle parole di chi ha voluto lasciare un ricordo sui social, tutto l'affetto di intere generazioni avetranesi che lo hanno conosciuto, apprezzato, amato e che non lo dimenticheranno. Non era il "Bar Sport" ma il "Bar di Oreste", non si diceva "andiamo al bar Sport", ma si diceva (e si continuerà a dire) "andiamo da Oreste", anche se ultimamente al bar c'erano solo Franco e Mino, i suoi figli. Era un vero personaggio Oreste, istrionico, fantasioso, determinato e coraggioso, generoso e con la battuta sempre pronta, accogliente e ospitale. Un sorriso sempre stampato sul volto, anche nei momenti non belli che la vita gli ha dato, con un grande amore per lo sport che lo rendeva un riferimento per tutto il paese e che lo aveva fatto diventare presidente della squadra "Hobby 007", famosa al torneo della Salina e non solo. "Mi ha voluto nella sua squadra quando ero sedicenne, forse il più piccolo tra i giocatori, ed è rimasto il mio tifoso più appassionato, continuando a seguirmi quando sono andato via da Avetrana per rincorrere il mio sogno calcistico. Ricordi che rimarranno per sempre" commenta Michelangelo Galasso ex giocatore professionista.
Scrive di lui Antonio Dostuni: "Nella nostra infanzia spensierata, era normale uscire ogni sera e rivedere gli amici di ogni sera. Nella nostra infanzia spensierata, era normale ritrovarsi al bar per godersi il chiacchiericcio di risate e di sfottó. Nella nostra infanzia spensierata, era normale iniziare e finire la serata vedendosi al “bar Oreste”. Solo oggi scopriamo che, con il suo incomparabile sorriso, Oreste rappresentava la nostra infanzia spensierata. Ciao Oreste, ciao amico mio, ciao amico di tutti: salutaci la nostra infanzia". Ieri si sono svolti i funerali, la piazza del suo bar era piena di persone di ogni età, venute a rendere l'ultimo saluto al compare e amico Oreste, "... ma l'ambiente non era da funerale, era da festa" - riporta chi ieri è andato al funerale - "Le persone che c'erano hanno ricordato solo i suoi aneddoti allegri, le sue marachelle da ragazzino e le marachelle da grande e il clima era proprio da festa: Mino era allegro, Franco pure e anche Oreste sembrava in pace con sé stesso. E' vero che è venuto a mancare questo grande personaggio ma era ammalato da alcuni anni e penso che, per uno come lui, sia stato meglio andarsene via. Gioite, divertitevi - come avrebbe detto lui- ho fatto la mia vita, ho raccontato tanto di me e ancora lo racconterò". Rimarrà indelebile nella storia di Avetrana. Viva Oreste.
Monica Rossi
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1 commento
Pierfrancesco Galati
gio 21 novembre 2024 08:04 rispondi a Pierfrancesco GalatiCondivido Monica,un pezzo della mia infanzia va via...eravamo felici e non lo sapevamo!!