C’è un sospettato del ferimento del rumeno di 42 anni ricoverato in prognosi riservata per tre fendenti all’addome e al torace. Gli investigatori del commissariato di polizia di Manduria che si occupano del tentato omicidio avrebbero già raccolto degli elementi che potrebbero chiudere il caso molto presto. Potrebbe avere quindi le ore contate la brutta storia di violenza generata da una lite finita nel sangue tra due rumeni che vivono a Manduria. Uno è rimasto ferito gravemente mentre l’altro è ricercato dalle forze dell’ordine con la pesante accusa di tentato omicidio. L’episodio è avvenuto l’altro ieri sera, martedì 8 gennaio, nel centro abitato della città Messapica. La vittima, C.Z., di 42 anni, è ora ricoverato in prognosi riservata con tre ferite da taglio penetranti probabilmente da pugnale che non è stato trovato. Il feritore lo ha raggiunto all’addome e al torace. Le sue condizioni sono giudicate gravi ma non correrebbe pericolo di vita.
Diversi testimoni hanno assistito alla lite finita tragicamente avvenuta a Manduria davanti al noto locale «Zanzibar» sulla via per Avetrana. Dopo il ferimento, il quarantaduenne si è fatto accompagnare a casa da un suo connazionale con cui era arrivata davanti al bar e che avrebbe assistito all’aggressione. Giunto nell’abitazione dove c’era la moglie, il rumeno ha chiesto di essere accompagnato in ospedale perché perdeva sangue copiosamente dalle ferite. Con la stessa automobile guidata da un manduriano che nel frattempo era intervenuto in suo soccorso, il rumeno è stato trasportato a pronto soccorso dell’ospedale Marianna Giannuzzi dove è giunto in condizioni critiche. Mentre veniva sottoposto alle cure del caso, è stata allertata la polizia che ha inviato sul posto una pattuglia. Avviate immediatamente le indagini, gli investigatori del commissariato di polizia hanno raccolto la testimonia di alcuni testimoni i quali avrebbero dato delle informazioni utili all’individuazione dell’aggressore che sino a ieri sera non era stato ancora assicurato alla giustizia.
Intanto le condizioni del ferito si sono complicate costringendo i sanitari del pronto soccorso, dopo un consulto avuto con i chirurghi e i rianimatori, a trasferire il paziente nella chirurgia dell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto.
Intanto sono subito iniziate le ricerche del sospettato che deve rispondere di tentato omicidio. Dalle poche notizie raccolte non è stato possibile risalire al motivo del diverbio. La presenza di rumeni a Manduria è molto diffusa. Le donne occupano prevalentemente attività di assistenza agli anziani mentre gli uomini svolgono lavori nei campi. Il quarantaduenne ferito lavora alle dipendenze di un’azienda agricola del posto.
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1 commento
leo
gio 10 gennaio 2019 03:27 rispondi a leoMRIACUNI e mbriacuni