Sabato, 26 Aprile 2025

Attualità

Primo batterio nel barese

Allarme per la Xylella dell’uva

Foto d’archivio Foto d’archivio

C’è molt preoccupazione nel settore vitivinicolo pugliese per la scoperta, per ora solo nel barese, di un un nuovo ceppo di Xylella fastidiosa, diverso da quello che ha “divorato” gli ulivi del Salento e che sarebbe letale per altre varietà tra cui la vite. La scoperta è stata fatta a Triggiano, alle porte di Bari. Lo conferma l’assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia, che sottolinea: «La variante è stata trovata su sei piante di mandorlo, grazie al nostro lavoro di campionamento non solo sulle piante, ma anche sugli insetti. Le analisi da laboratorio già effettuate hanno confermato ieri la diagnosi». L’assessore prosegue. «Non dobbiamo creare allarmismi ma nemmeno abbassare la guardia, anzi; non sappiamo ancora – aggiunge -, se la variante è più o meno aggressiva, se è virulenta, lo stabiliranno gli accertamenti, ma quello che dobbiamo fare è usare massima cautela perché potenzialmente il vettore può colpire anche le piante di vite».

Subito in allarme la categoria del settore. «La Xylella fastidiosa sottospecie fastidiosa – spiega Coldiretti Puglia in un comunicato - può colpire anche le piante di vite causando quella che viene definita la malattia di Pierce, una fitopatia che porta al disseccamento dei vigneti come accaduto in California esattamente come avviene per gli oliveti a causa della Xylella fastidiosa sottospecie pauca». Coldiretti prosegue. «Contro il nuovo ceppo di Xylella che attacca i vigneti non va messa la testa sotto la sabbia, sostenendo il monitoraggio capillare, la divulgazione, l’informazione e stanziando indennizzi ad hoc per le aziende agricole che risulteranno colpite dalla malattia», afferma Alfonso Cavallo, presidente di Coldiretti Puglia nel sottolineare che “l’UE dovrà farsi carico del disastro che da oltre 10 anni si è compiuto in Puglia, anche per colpa dei mancati controlli del materiale vegetale importato in Italia, ma anche per il sostegno comunitario che è totalmente mancato in Salento, dove vanno espiantati tutti gli alberi secchi e rigenerato il territorio, dopo un danno ambientale, economico e paesaggistico di miliardi euro».

«Una notizia terribile» anche per il consigliere regionale e commissario di Azione Puglia, Fabiano Amati. «Una Xylella bis, ben più aggressiva di quella dell’ulivo, in grado di distruggere mandorli, ciliegi e viti», fa sapere Amati che sollecita maggiori notizie sulla vicenda. «Dopo aver subito attacchi spropositati in passato per una posizione rigorosamente attestata sulla prova scientifica – ha dichiarato Amati - mi sento di fare un appello a tutti: zero misericordia per negazionisti, maghi, creduloni e politicanti». Se tutto dovesse essere confermato, afferma il commissario di Azione, bisogna allora «rapidamente mettere in atto tutte le iniziative di eradicazione del batterio, con tutte le misure che nel caso della Xylella fastidiosa degli ulivi furono ostacolate in ogni modo possibile e immaginabile, regalandoci lo scempio produttivo e paesaggistico ad oggi attestato su metà Puglia».

Anche il partito Fratelli d’Italia è sceso in campo chiedendo l’immediata eradicazione dei sei mandorli infetti per evitare gli errori fatti nella lotta al batterio killer degli ulivi.  «È per questo che Fratelli d’Italia – si legge in una nota del gruppo regionale di Fd’I (capogruppo Francesco Ventola e i consiglieri Luigi Caroli, Giannicola De Leonardis, Antonio Gabellone, Renato Perrini e Michele Picaro) -, è pronta a sostenere qualsiasi azione che possa stroncare subito l’avanzata di questo nuovo batterio, per altro più pericoloso di quello che ha colpito gli ulivi, e che ora colpisce produzioni importantissime per il territorio pugliese e in modo particolare Barese come le mandorle, l’uva e alberi da frutta».

 

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