I fenicotteri sono scappati mesi fa, ora vogliamo continuare a far volare via gli altri uccelli? Lo avevamo scritto e riscritto poco tempo fa: attenzione, la Riserva Naturale della Salina dei Monaci stava diventando uno zoo safari per intraprendenti turisti poco rispettosi dell'ambiente. Ma niente, nessuno o quasi ci aveva ascoltato. Le guardie ecologiche volontarie avevano inviato una risposta dove specificavano quanto segue:
"Come Nucleo Guardia Ambientale, abbiamo sottoscritto un preciso accordo con la direzione delle Riserve Naturali di Manduria che prevede la sorveglianza del sito con i seguenti turni: Sabato e domenica: turno di mattina dalle 9 alle 12 – turno pomeridiano dalle 16 alle 19. Nessuna presenza è pertanto prevista in altri orari del sabato e della domenica, mentre non è prevista alcuna nostra presenza durante la settimana. Precisiamo che il nostro servizio viene svolto come volontariato e quindi senza alcuna retribuzione, malgrado da parte della direzione delle Riserve siano invece retribuite regolarmente altre attività ricreative o relative a visite guidate ed altro all’interno della Salina, il nostro operato è gratuito ed è limitato agli orari e giorni indicati. Siamo perfettamente d’accordo sul fatto che le staccionate si sarebbero dovute installare tutte dal lato Salina e non da quello della spiaggia, oltre al divieto di accesso ben visibile. Sottolineiamo poi che nel momento in cui ci troviamo a dover intervenire contro le infrazioni, dobbiamo tutte le volte sopportare discussioni con la gente che si giustifica del fatto che non esiste segnaletica adeguata ecc. In ogni caso, si fa sempre appello al buon senso delle persone che imparino a rispettare sempre l’ambiente, non solo quando ci sono i controlli".
Naturalmente il loro lavoro, volontario e senza alcuna retribuzione, va specificato, è prezioso ma purtroppo insufficiente. In questi giorni la Salina è presa d'assalto e moltissime persone non si limitano ad andare al mare, a sdraiarsi sulla sabbia, rilassarsi, giocare, collezionare conchiglie...no, troppo semplice e scontato, vogliono andare a vedere da vicino gli uccelli che abitano la Riserva Naturale. Magari con la speranza di imbattersi in un caratteristico e molto modaiolo fenicottero rosa e allora sai che scoop da mostrare, postare, targare, inviare agli amici? Così in barba ai cartelli (lo abbiamo già detto, sono pochi, piccoli e non visibili) e alla staccionata (che però non è presente su tutto il sentiero) eccoli questi "barbari" dei nostri tempi calarsi giù per i sentieri, calpestando gigli di mare, forse nidi di uccelli e arbusti vari, mentre altri turisti o residenti si sbracciano e gridano per farli uscire. Un inferno pieno di litigi.
Ma davvero non si può fare di meglio? Possibile che non si possa trovare il modo di fare rispettare la natura? Perché se è vero che esistono i cartelli nessuno li vede, se è vero che esistono i divieti nessuno li rispetta e se è vero che esiste la staccionata, in tanti la scavalcano. Forse è arrivato il momento di farsi delle domande, forse qualcosa non funziona così bene e, alla fine, si finisce per dare la colpa alle persone, maleducate, incivili e non rispettose dell'ambiente, ai soliti "italioti" che rovinano il nostro Paese. Personalmente continuo ad essere convinta che non si deve sempre concludere allo stesso modo, scuotendo la testa amareggiati e schifati, occorre educare le persone e, per farlo, occorrono iniziative mirate alla salvaguardia dell'ambiente: cartelli ben leggibili e tradotti almeno in inglese lungo tutto il percorso che devono essere messi nuovi ogni anno (quelli che ci sono sono stati messi lo scorso anno e ora sono danneggiati e non più leggibili), una staccionata che sia funzionante e presente lungo tutto il percorso, altrimenti laddove non è presente può voler dire che si può passare, un ufficio informazioni ai lati della Salina che possa dare informazioni ai turisti, visite guidate con esperti. Tanti sono ormai i post su Facebook di cittadini che chiedono a gran voce l'intervento del direttore della Salina, Alessandro Mariggiò, affinché queste situazioni, disastrose per un ecosistema ambientale possano cessare. Speriamo che prima o poi il direttore o chi per esso possa rispondere.
Monica Rossi
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1 commento
Esther Rufer
lun 14 agosto 2017 11:19 rispondi a Esther RuferPer quale ragione, non ci sono più i bidoni da coprire sulle strade, ma sulle spiagge bidoni aperti -- i rifiuti da per tutto, anche delle animale che entrano nelle note ? Tutta la gente è dacordo, di prendere i sui rifiuti con se, se non ci sono piu questi bidoni aperti sulle spiagge e se possono trovare bidoni coperti sulla strada di ritorno.