Sabato, 12 Luglio 2025

Cronaca

L’”orco” è stato condannato a 8 anni

Bimba manduriana adescata sui social

Bambina con il telefono Bambina con il telefono

Una bambina di nove anni, residente a Manduria, è finita al centro di un drammatico caso di traffico di materiale pedopornografico. Le sue immagini intime sono state ritrovate nella memoria del cellulare di un uomo di 67 anni, di Sestri Levante, provincia di Genova, già sotto indagine per altri episodi analoghi. 

Il materiale è stato scoperto durante una perquisizione domiciliare condotta nell’ambito di un’indagine su un traffico di contenuti pedopornografici. Le analisi forensi sul dispositivo hanno rivelato un ampio archivio di foto e video illegali, compresi alcuni file manipolati digitalmente che ritraevano la piccola manduriana adescata tramite social. Attraverso le chat WhatsApp e la messaggistica in uso all’imputato, gli investigatori hanno individuato l’utenza telefonica della piccola vittima manduriana così sono stati immediatamente avvisati i suoi genitori.   

Il Tribunale di Milano da dove era partita l’inchiesta ha condannato l’uomo a otto anni di reclusione, imponendogli anche una multa di 30.000 euro e un risarcimento provvisionale di 25.000 euro ai genitori della bambina, costituitisi parte civile con l’avvocato Cosimo Micera. A carico dell’uomo anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.

Le accuse riconosciute dai giudici comprendono detenzione, produzione e diffusione di materiale pedopornografico, oltre all’uso di una minore per la realizzazione di contenuti espliciti, aggravato dalla manipolazione digitale e dalla diffusione via WhatsApp. Il comportamento è stato definito reiterato e crudele, con la giovane età della vittima come ulteriore elemento di aggravio.

Il processo ha messo in luce le gravi conseguenze psicologiche subite dalla bambina, oggi ufficialmente riconosciuta invalida, e il profondo impatto sulla sua famiglia. Il tribunale ha inoltre disposto il rimborso delle spese legali sostenute dai genitori.

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7 commenti

  • Gregorio
    gio 10 luglio 10:48 rispondi a Gregorio

    Stiamo messi proprio male, anzi,malissimo. A volte sembra che Manduria sia lontana da questi gravi eventi ma, ...ci sbagliamo! Secondo me, la cosa più efficace è innanzitutto stabilire una relazione di fiducia e dialogo con i propri figli: questo consente di essere messi al corrente in tempo reale di ciò che avviene, di rispondere immediatamente a tutte le domande che i tuoi figli vorranno farti, di affiancarli nelle nuove esperienze liberi da ogni pericolo. Essere soli nella rete è come essere soli per la strada: si incontra ogni tipo di persona, buona o cattiva. Fortunatamente con l'ausilio della tecnologia della POLIZIA POSTALE, questo tipo di episodi (abbastanza gravi) sono bloccati in tempi rapidi. Comunque bisogna stare molto attenti e soprattutto vigilare sempre sul comportamento dei nostri figli. ..speriamo bene !!

    • Carlo dinoi
      gio 10 luglio 18:33 rispondi a Carlo dinoi

      Tecnologia della Polizia ? Se non siete del settore , tacete. lo stesso pm Gratteri, afferma, come tecnologie informatiche e conoscenze, le forze dell'ordine, sono inadeguate. Tantissime volte le forse dell'ordine, sono costrette nel dare in appalto le indagini perché mancano strumenti e conoscenze .

      • Gregorio
        ven 11 luglio 15:33 rispondi a Gregorio

        Beh! A questo punto, Lei che è del settore, ci illumini e ci spieghi meglio come funziona il sistema di vigilanza sulla pedopornografia ! E quali misure bisogna adottare.

        • Carlo dinoi
          ven 11 luglio 23:47

          Niente smartphone ai bambini . esistono telefoni senza connessione internet. Uso del PC, solo con un adulto vicino. Purtroppo oggi giorno, troppi genitori per non essere disturbati , consegnano nelle mani di minorenni, smartphone e altre tecnologie lasciati soli. Ultima cosa, non serve a nulla io carcere per risolvere la pedofilia. È una malattia. Non una colpa. Un pedofilo, non è un mostro. È semplicemente una persona, che ha bisogno di cure mirate . Il carcere, non è il posto adatto.

  • Cittadino illustre
    gio 10 luglio 07:29 rispondi a Cittadino illustre

    A questo essere io farei di tutto e di più altro che condanna a 8 anni e multa di 30 mila euro.......ma vogliamo parlare anche della società malata in generale e di una bambina di 9 anni che ha il cellulare? Io condannerei anche i genitori della piccola per "affidamento incauto di un dispositivo elettronico ad una minore"........ checché se ne voglia, se i bambini hanno i cellulari è perché noi genitori glieli diamo

    • Gregorio
      gio 10 luglio 11:03 rispondi a Gregorio

      Sì, in effetti nove anni è abbastanza presto. Secondo me l'età media per ricevere uno smartphone è quattordici anni, come si comincia a studiare alle scuole superiori, sia come amici ( nuovi ) sia come scuola ( distanza) ..almeno secondo il mio parere!

    • Lorenzo Libertà per la Marina
      gio 10 luglio 09:17 rispondi a Lorenzo Libertà per la Marina

      Concordo perfettamente in tutto 😡😡

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