
Oltre al segnale luminoso spento del «Varco attivo», c’è un altro aspetto da valutare ai fini della legittimità delle sanzioni per il superamento della Ztl: le dimensioni della segnaletica verticale, le cosiddette paline. Un aiuto ai tanti automobilisti multati a Manduria potrebbe venire dalla città di Brindisi dove un giudice di pace ha anato le sanzioni per accesso nelle zone a traffico limitato del comune di Brindisi perché i cartelli stradali all’ingresso sono troppo piccoli e impossibili da vedere dall’interno dell’auto «pur adottando la diligenza del caso». I ricorsi presentati da un gruppo di automobilisti multati, sono stati ritenuti ondati e meritevoli di essere accolti con queste motivazioni: «Si può parlare di segnaletica verticale, ossia i cosiddetti cartelli stradali, illegittima quando il segnale è inidoneo ad assolvere la funzione che gli è stata assegnata … In conseguenza di tale inidoneità – prosegue il giudice - l’automobilista che nel rispetto delle limitazioni prescritte per il tratto di strada specifico e tenuto conto di una vista ordinaria, tale cioè da consentire il superamento dei test fisici per la patente o per il rinnovo della stessa, non è in grado di osservare la norma espressa dal segnale».
Per questo il giudice di pace ha anato le sanzioni ed ha condannato il Comune di Brindisi al pagamento delle spese di giudizio.
I cartelli all’ingresso dei varchi della Ztl della città di Brindisi sarebbero quindi sottodimensionati: 55 centimetri per 55, invece di 75 per 125 e 75 per 75 come prevede la normativa.
In conclusione: «L’automobilista è stato illegittimamente multato perché entrato un una zona della città a traffico limitato, dove la presenza della segnaletica, solo dopo aver eseguito la svolta, ha reso difficile se non addirittura impossibile la percezione del divieto da parte dell’utente».
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