Prosegue l’azione di controllo del consigliere Domenico Sammarco sulle spese di rappresentanza e di missione degli amministratori comunali. E questa volta, dopo la svista degli inviati a Ferrara, gli assessori Vito Andrea Mariggiò e Luigia Lamusta che avevano presentato una richiesta di rimborso gonfiata (poi rettificata dopo l’accesso agli atti di Sammarco), l’esponente progressista tira fuori lo scontrino con lo Spritz Aperol consumato da uno dei tre amministratori in uno dei locali più chic della movida romana, il Bar Hungaria di piazza Ungheria.
La missione in questione è quella dell’assessora Katia Fusco accompagnata dai consiglieri Vito Perrucci e dall’allora ancora consigliera, Luigia Lamusta (sempre lei). Il viaggio era relativo all’evento “Rete dei comuni sostenibili” del 29 febbraio dello scorso anno. Somma spesa e rendicontata dai tre “inviati”, 1.635 euro. Tutto regolare e rientrante nel preventivo di spesa, ma la cosa che è saltata agli occhi del consigliere è stato lo scontrino di 33 euro del rinomato bar bistrot situato nell’elegante quartiere Parioli della capitale, per tre bevande, due analcolici e lo Spritz Aperol, appunto.
A stupire il consigliere Sammarco non è stato certamente l’importo, ma la bevanda alcolica simbolo della “Dolce vita” romana o della “Milano da bere” di diversa latitudine e così, in una successiva lettera indirizzata alla segretaria comunale, Maria Eugenia Manduriano, l’esponente di opposizione ha chiesto se per le missioni è previsto il rimborso per beni così voluttuari e alcolici.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
5 commenti
Maria
oggi, mer 22 gennaio 10:20 rispondi a MariaVi sentite talmente intelligenti?siete la peggiore amministrazione che abbiamo mai avuto e avete ancora coraggio di andare in giro,sapere che facciamo sacrifici per pagare le tasse per mantenere una massa di ladri è avvilente, capisco chi va via da questo paese
Maria
oggi, mer 22 gennaio 10:19 rispondi a MariaVi sentite talmente intelligenti?siete la peggiore amministrazione che abbiamo mai avuto e avete ancora coraggio di andare in giro,sapere che facciamo sacrifici per pagare le tasse per mantenere una massa di ladri è avvilente, capisco chi va via da questo paese
Vincenzo
oggi, mer 22 gennaio 09:03 rispondi a VincenzoIl più delle volte si discute di situazioni imbarazzanti, che tali potrebbero non essere, se a coloro che si recano fuori sede, in virtù del mandato elettorale o incarico ricevuto, fosse fornita adeguata informazione. In questa occasione non si discute della lievitazione del numero dei pasti, come appurato in altra circostanza, ma della presentazione a rimborso di consumazione avvenuta al bar. Per quanto riguarda, in generale, il rimborso spese in argomento, esso è dovuto esclusivamente per le spese di alloggio e vitto, per i due pasti principali, per l'intera giornata. Non discuteremmo dell'aria fritta, se l'ufficio/settore responsabile del rimborso, si attenesse alle norme in materia, espungendo le spese che esulano da quanto sopra detto e che, pertanto, non sono ammesse e consentite.
Gregory
oggi, mer 22 gennaio 11:17 rispondi a GregorySig Vincenzo ,sai com'è tra amici e quando nessuno controlla chi ne approfitta è dietro l'angolo
Manduriano
oggi, mer 22 gennaio 07:46 rispondi a MandurianoQuando si lavora per legge è vietato assumere alcolici..