
Il progetto per il riutilizzo dei reflui trattati dal nuovo depuratore consortile di Sava e Manduria e relativi scarichi complementari, trincee drenanti e scarico nel mare di Colimena, ha ottenuto il nulla osta del Paur, Provvedimento autorizzatorio unico regionale. Era l’ultimo atto necessario ad Aqp per andare avanti speditamente con i lavori già iniziati.
Il provvedimento accordato il 3 maggio e pubblicato ieri sul portale Ambiente della Regione Puglia, ha fatto seguito all’Autorizzazione ambientale accordata dalla sezione tutela e valorizzazione del paesaggio che al progetto presentato dall’Acquedotto pugliese ha escluso «pregiudizi alla conservazione dei valori paesaggistici dei luoghi e non contrasta con le norme del Piano paesaggistico territoriale regionale (Pptr). Tale via libera, senza la quale i piani di Aqp sarebbero franati, è stata concessa con delle prescrizioni che il proprietario dell’opera è tenuto a rispettare durante i lavori e in fase di esercizio degli impianti. Otto in tutto gli obblighi da rispettare i più importanti dei quali riguardano il completo interramento delle condotte sotto strade già esistenti «senza intaccare minimamente gli elementi naturali o habitat con ripristino finale dei luoghi». Due prescrizioni riguardano o scarico complementare previsto nel mare di Torre Colimena attraverso l’omonimo bacino con cui è direttamente collegato. Sia in fase di cantiere che durante il funzionamento del depuratore, si devono «evitare variazioni improvvise e consistenti del livello dell’acqua nel bacino stesso». L’Acquedotto pugliese insieme al Comune di Manduria, in quanto ente gestore della riserva naturale della vicina Salina dei Monaci, devono individuare «azioni e strategie da mettere in campo in caso di variazioni del livello dell’acqua del bacino che possano rappresentare un rischio significativo in termini di perdita di biodiversità di habitat o specie».
Un punto questo non tenuto forse in debito conto dal comune di Manduria che in sede di conferenza di servizi si è espresso favorevolmente al progetto di scarico in bacino ignorando questo rischio. L’autorizzazione ambientale, tra l’altro, affida proprio all’amministrazione della città messapica il controllo della conformità dei lavori effettuati e da effettuare. Contro il Paur i soggetti titolari di interessi potranno opporre ricorso al Tribunale amministrativo regionale entro 60 giorni dalla data di pubblicazione.
Nazareno Dinoi
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11 commenti
Pietro
dom 7 maggio 2023 07:05 rispondi a PietroFinalmente sindaco e consiglieri della maggioranza potranno brindare! È finita!! Auguri!! Aspetto da decenni...ma prima o poi Manduria avrà una buona amministrazione? Ai posteri: controllare per piacere!
giovanni cazzato
dom 7 maggio 2023 05:30 rispondi a giovanni cazzatoA suo tempo potevano essere richieste misure di controllo che avrebbero coinvolto, oltre gli organi istituzionali preposti, anche associazioni di cittadini e organizzazioni ambientaliste. Purtroppo queste cose non sono state mai richieste come pure la pubblicazione quotidiana con terminali video accessibili e incontri periodici informativi, con dette associazioni, su i principali dati relativi alla conduzione degli impianti, alla manutenzione, ai carichi delle acque immesse e a quelle in uscita. (es. sostanze e temperature) Ho più volte detto che questi sistemi sono possibili rendono trasparenti le informazioni e favorire un'ampia possibilità di controllo da parte delle comunità, che ben informata poteva decidere ogni iniziativa possibile.
Gregorio
dom 7 maggio 2023 09:29 rispondi a Gregorio03 MAGGIO 2023 13:25 Clima, Onu: "Arriva El Nino, il mondo si prepari a temperature record" Secondo gli esperti, il passaggio del fenomeno climatico "porterà molto probabilmente a un nuovo picco del riscaldamento globale" Caru Sinnucu e assessori, riflittiti, qustu succedi quannu faciti li cosi CAPUSOTTA !!
Gregorio
dom 7 maggio 2023 09:23 rispondi a GregorioPerché l’amministrazione comunale e l’AQP ignora la gravità della situazione SICCITÀ ? Senza pensare che: - il Depurare le acque reflue e renderle disponibili ad un uso agricolo. Oltre a tamponare il problema della siccità questo progetto risulta essere anche virtuoso. Infatti l'acqua depurata è ricca di sostanze nutritive come azoto, fosforo e potassio che permettono di ridurre in modo significativo la concimazione con i fertilizzanti.
Emilio Errico
sab 6 maggio 2023 05:43 rispondi a Emilio ErricoSiamo tutti contenti grazie regione Puglia
Illanu cù nu picca ti giudiziu🧠
sab 6 maggio 2023 01:59 rispondi a Illanu cù nu picca ti giudiziu🧠Tutta questa TERRA dove sarà buttata ? Chiedo per un amico !
Gregorio
sab 6 maggio 2023 01:54 rispondi a GregorioMi auguro che dove sono stati ESPIANTATI 10 alberi per questo progetto,ne IMPIANTASSERO 20 alberi 🌳🌲🌳🌲🌳🌲🌳🌲🌳🌲🌳🌲🌳🌲🌳🌲🌳🌲🌳🌲
Giuanni cu la camisa cranni
sab 6 maggio 2023 01:50 rispondi a Giuanni cu la camisa cranniA fine lavori controllerà CAIAZZU , quddu cà controlla cù lu c…. ( biippp) !!!
Gregorio
sab 6 maggio 2023 09:55 rispondi a GregorioRingraziamo con tutto l’affetto possibile il nostro Sindaco e tutti i suoi collaboratori vicini che quel giorno hanno votato favorevolmente allo scempio. A questo punto mi auguro con tutto il cuore che finiscano immediatamente i lavori, che entri in funzione tutto e che aumenti prima possibile il livello del bacino. Tutto ciò ovviamente prima prima che finisca il mandato. Così, non essendoci alternative, si pijunu na bella denuncia. Non è giusto che paghino altri per i loro periodici errori.
cittadino
sab 6 maggio 2023 09:10 rispondi a cittadinoTutto a posto??? Apposto!!! Mò controlla gaetano
Gregorio
sab 6 maggio 2023 11:45 rispondi a GregorioAdesso controlla il 🤑🤑🤑🤑🤑