Lascia nuovamente il carcere per gli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico il 45enne manduriano arrestato per la seconda volta per molestie all’ex moglie. Ieri il presunto stalker è stato scarcerato dal Tribunale del riesame che ha accolto le richieste presentate dai suoi avvocati, Daniela Giuca e Davide Parlatano. La difesa, rappresentata ieri dall’avvocata Giuca che ha discusso il ricorso, ha puntato sulle condizioni psicologiche dell’imputato e sull’unicità dell’episodio a seguito del quale, lo scorso 12 settembre, si sono riaperte per lui le porte della casa circondariale di Taranto dove era già stato perché denunciato dalla ex moglie. In particolare l’avvocata Giuca ha fatto notare ai giudici che due dei tre momenti di avvicinamento alla moglie e al figlio contestati all’imputato, riguardavano passaggi obbligati per recarsi a casa dei genitori e per acquistare dei prodotti alimentari, mentre nel terzo caso l’uomo si trovava in uno stato di alterazione di natura alcolica. Nessuno dei comportamenti, ha sostenuto la difesa, rientrabili nello stalking.
Nell’interrogatorio di garanzia, al termine del quale il gip Benedetto Ruberto aveva confermato la misura cautelare in carcere, il manduriano assistito dall’avvocato Parlatano aveva risposto alle domande del giudice dicendosi dispiaciuto dell’accaduto e giustificando la sua presenza vicino la casa della sua ex prima e in seguito davanti la sede del commissariato di polizia dove la donna si era rifugiata, con un senso di protezione verso il figlio minore
L’indagato precedentemente era stato già arrestato e scarcerato nuovamente con l’obbligo del braccialetto anti stalking e il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dall’ex moglie. Nonostante questo si era fatto sorprendere dalla polizia mentre passava più volte dalla strada dove ha sede il commissariato sapendo che lì si era rifugiata la donna. Sottoposto ad alcol test era risultato positivo.
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3 commenti
Marco
ven 4 ottobre 10:11 rispondi a MarcoNon esistono più i matrimoni di una volta dove si andava avanti assieme con l'aiuto delle rispettive famiglie...
Manduriano
ven 4 ottobre 09:39 rispondi a MandurianoIn italia tutti possono delinquere,tanto dopo un giorno sono a casa,ci pensano gli avvocati,che a mio parere dovrebbero rifiutarsi di difendere questi personaggi,se succederà qualcosa alla donna dovrebbero arrestare anche lui.
Gregorio
sab 5 ottobre 16:02 rispondi a GregorioBravo, giusta osservazione, l’avvocato difensore deve fare da GARANTE, solo così si evitano ( in futuro) le gravi conseguenze !!