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Militare condannato per diserzione
Militare condannato per diserzione | © n.c.TARANTO - In tempi di pace la diserzione è una sentenza raramente emessa da un tribunale militare. Ad essere condannato è stato un tarantino che in un anno e mezzo di servizio militare di carriera aveva presentato falsi certificati di malattia per quasi un anno (348 giorni per la precisione). R.R., 33 anni di Taranto, oltre alla condanna penale che gli ha fatto perdere la divisa, è stato anche riconosciuto colpevole di truffa aggravata per avere regolarmente intascato lo stipendio da finto ammalato. Per quest’ultimo reato è intervenuta la Corte dei Conti della Puglia che lo ha condannato alla restituzione dell’importo netto degli emolumenti ricevuti pari a 22.203 euro. A segnalare la truffa alla giustizia contabile è stato il tribunale militare della Repubblica di Napoli (città in cui faceva servizio il militare). Il sostituto procuratore con le stellette, al termine dell’azione penale nei confronti del sottufficiale, comunicava alla Corte dei Conti giurisdizionale di Bari che il dipendente infedele aveva prodotto al reparto di appartenenza, sessanta falsi certificati medici a firma del suo medico curante di Taranto (firma disconosciuta dallo stesso), attestanti la prescrizione di periodi di riposi medici, per complessivi 348 giorni dal 2 gennaio 2007 al 9 luglio 2008. «Una attenta disamina della documentazione in atti, la totale assenza di controdeduzioni da parte del convenuto, la mancanza di qualsivoglia suo atto difensivo confutante in giudizio quanto sostenuto dalla pubblica accusa - si legge nella sentenza della giustizia erariale -, inducono l’organo giudicante a condannare R.R. al pagamento della somma di 22.203,20 euro oltre interessi e rivalutazione a favore dell’erario, nonché alla rifusione delle spese di giustizia.
Nazareno Dinoi sul Corriere del Mezzogiorno
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