Venerdì, 25 Aprile 2025

Attualità

Come oggi 14 anni fa

Negli archivi di Google Maps il luogo dell'ultimo giorno di Sarah Scazzi

Via Deledda nell'archivio di Google Maps Via Deledda nell'archivio di Google Maps

C’è un’immagine, conservata negli infiniti archivi di Google Maps, dal potere straordinariamente evocativo perché descrive oggi un luogo così com'era quattordici anni fa quando, come oggi il 26 agosto del 2010, un’anonima ragazzina scomparve in un piccolo comune al confine tra le province di Taranto e Lecce. Il suo nome era Sara, poi corretto con Sarah dall'acca finale e il paesino era Avetrana. Cercando via Grazia Deledda e tornando indietro l’orologio del sistema di mappistica Google maps e passando ad ottobre del 2019, l’immagine che appare è quella che dieci mesi dopo dovrebbe aver visto Sarah arrivando a casa degli zii in via Grazia Deledda: la strada deserta, l’iconica Panda rossa parcheggiata davanti al garage dove c’era il famoso trattore che non partiva e, accucciato all’ingresso della villa, il suo cane Saetta. 

Era un giovedì e nessuno quel giorno avrebbe mai potuto immaginare che quella scomparsa, quella Panda rossa, quel randagio a cui Sarah era affezionata, avrebbero segnato la storia di quei luoghi e fatto scrivere nuovi concetti della criminologia dando volto a personaggi come Michele Misseri, icona incontrastabile dell’assurdo, della moglie Cosima, autentica matriarca dalle poche parole e lo sguardo imperscrutabile e di Sabrina, l’estetista cugina della scomparsa capace di gestire e in alcuni casi di influenzare l’orda di giornalisti che dal 28 agosto in poi invasero quel piccolo centro sino ad allora sconosciuto. 

Si aprì così un vero e proprio circo di nomi e di personaggi, tutti con ruoli e storie particolarissimi nell’oscura vicenda. Il mondo conobbe così Ivano, l’Alain Delon di Avetrana di cui erano innamorate le due cugine, Sabrina e Sarah il cui cuore, diranno poi le sentenze dei tre gradi di giudizio, era stato conteso e diventato movente del delitto. Per di quello si trattò quel giovedì pomeriggio come oggi in casa dei Misseri in Via Grazia Deledda ad Avetrana dove la ragazzina arrivo trovandovi la morte per strangolamento. A saperlo erano solo in tre: zio Michele, zia Cosima e la cugina Sabrina. Tutti gli altri lo scoprirono solo 42 giorni dopo quando, al termine di un drammatico interrogatorio, Michele Misseri non fece trovare il corpo della nipote che lui aveva gettato in un pozzo in contrada Mosca. L’orrore fu dettato in diretta a tutto il Paese nella trasmissione televisiva «Chi l’ha Visto?» che proprio allora trasmetteva da casa Misseri con ospiti Concetta Serrano, mamma di Sarah ed altri protagonisti. Non tutti sanno, per, che il primo a diffondere la sconvolgente notizia fu proprio il Quotidiano con un lancio pubblicato sul sito online del giornale. Questo il testo della notizia battuta alle ore 22 del 6 ottobre 2010. «Improvvisa svolta nel giallo di Avetrana, Sarah Scazzi sarebbe stata uccisa, in questi minuti i carabinieri stanno cercando il corpo. Secondo alcune indiscrezioni Michele Misseri avrebbe confessato nel corso di un lungo interrogatorio». Lo zio si addossò ogni colpa, poi ritrasse tutto incolpando la figlia Sabrina che fu arrestata. Il seguito è storia. Sabrina e sua madre Cosima Serrano sono state condannate in via definitiva all’ergastolo che stanno scontando nel carcere di Taranto. Il contadino ha scontato la sua pena di 8 anni e mezzo per l’occultamento del corpo della nipote e vive da solo nella casa del delitto. Saetta è morta.

Nazareno Dinoi su Quotidiano di Taranto

Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.


© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.


Lascia un commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato.
stai rispondendo a

COMMENTA

1 commento

  • Cesare
    mar 27 agosto 2024 10:51 rispondi a Cesare

    Leggendo come è cambiata la vita della famiglia Misseri in questi 14 anni, la cosa che più mi rende triste è sapere che Saetta non c'è più. E credetemi, non è ironia la mia.

Tutte le news
La Redazione - ven 25 aprile

«Preghiamo innanzitutto per il Papa, questa è la cosa più importante. Poi preghiamo per la Chiesa e ci prepariamo a quello ...

Tutte le news
La Redazione - ven 25 aprile

Nuova spaccatura all’interno del Partito democratico di Manduria che in una lettera indirizzata alla segretaria provinciale del partito, Anna Filippetti, ...

Tutte le news
La Redazione - ven 25 aprile

“Donne, lavoro, Costituzione e gender gap”. È questo il sottotitolo del nuovo appuntamento dedicato alla ricorrenza del Primo Maggio organizzato ...

Tutte le news
La Redazione - gio 24 aprile

Un uomo armato di coltello è entrato oggi pomeriggio, intorno alle 16:00, nella farmacia H24 in via XX Settembre a Manduria. Il malvivente, con il volto coperto ...

Tutte le news
La Redazione - gio 24 aprile

Dopo le dimissioni del vicesindaco Vito Andrea Mariggiò, una nuova tegola si abbatte sull’amministrazione Pecoraro. E ...

Oggi si saprà il futuro del Manduria Eccellenza: le diverse ipotesi sul tappeto
La Redazione - lun 14 aprile

E'atteso per oggi pomeriggio il pronunciamento della Procura Federale Territoriale inerente il deferimento pendente in capo all'UG Manduria Sport. Si discuterà di quattro vertenze intentate da altrettanti ex ...

Quattro punti in meno al Manduria che dovrà ora affrontare il Foggia nei playout
La Redazione - lun 14 aprile

Il Tribunale Federale Territoriale ha tolto 4 punti al Manduria che resta in lizza ma dovrà affrontare playout. Come indicato questa mattina, la squadra biancoverde dovrà ora affrontare l’Incidit Foggia ...

“No grazie”, il primario rifiuta il posto al Giannuzzi
La Redazione - mar 15 aprile

«No grazie, non mi interessa». Così ieri il dottore Salvatore Lenti, vincitore di concorso per primario della medicina dell’ospedale di Manduria, ha dato il cortese benservito alla Asl di Taranto che lo aveva convocato per ...