Ergastolo per Vincenzo Antonio D’Amicis e 25 e 27 anni per Domenico Paolo D’Oria e Simone Dinoi, tutti manduriani accusato di avere ucciso Natale Naser Bahtijari, il 21enne leccese di etnia rom ferito a morte a Manduria nella notte tra il 22 e il 23 febbraio del 2023 e lasciato morire nel terrapieno di un cavalcavia della Bradanico Salentina. Dopo quasi 3 ore di camera di consiglio la presidente della Corte d’assise del tribunale di Taranto h aletto la sentenza riservandosi il deposito delle motivazioni entro 90 giorni. La Corte ha poi condannato a 10 anni di carcere il nonno di D’Amicis, Vincenzo Stranieri, che deve rispondere di rapina in concorso con il nipote.
Il pubblico ministero Milto Stefano De Nozza che ha rinunciato alle repliche aveva chiesto l'ergastolo per D'Amicis e 26 e 28 anni per gli altri due coimputati. «Quando andrete a determinare le pene non dovete giudicare solo l’omicidio, ma anche come è nato e cosa è stato fatto alla vittima», ha detto De Nozza rivolto alla Corte d’assise descrivendo le oltre cinquanta pugnalate inferte sul corpo del leccese e ripercorrendo i venti minuti di agonia.
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