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Province, lite Brindisi-Taranto
Province, lite Brindisi-Taranto | © n.c.BARI — È scontro frontale, seppure civile, fra i presidenti delle Province di Brindisi e Taranto — Massimo Ferrarese e Gianni Florido — sul riordino delle Province. Il tempo stringe e le scadenze per ottemperare alle disposizioni del Governo in tema di spending review sono alle porte. L'assessora regionale agli Enti locali, Marida Dentamaro, ha convocato ieri i rapprensentanti degli enti locali alla Fiera del Levante proprio per fare il punto su questo tema. La cabina di regia regionale costituita da Regione, Anci, Upi e parti sociali deve licenziare la proposta degli accorpamenti entro il 2 ottobre prossimo. E il 24 ottobre la Regione deve inviarla al Governo. Se questo non avverrà, sarà Roma a decidere esautorando gli enti locali. Di qui la necessità di accelerare la strada per un percorso condiviso di valenza strategica per il futuro della Puglia. Un'operazione tutt'altro che semplice. La legge prevede l'accorpamento della Bat con la Provincia di Foggia o con la Città metropolitana di Bari; e quello delle Province di Brindisi e Taranto, con Taranto città capoluogo perché più popolosa. A questa ipotesi, il presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, non ci sta: «I parlamentari del mio territorio hanno deciso di abolire la mia Provincia, nessuno l'ha difesa. La Regione non l'ha difesa e la possibilità di costruire la Provincia del Grande Salento è svanita perché il presidente della Provincia di Lecce, Antonio Gabellone, non è interessato. Io chiedo, allora, come rappresentante del territorio più danneggiato almeno pari dignità: Brindisi e Taranto siano entrambe città capoluogo con gli uffici divisi equamente, come Pesaro e Urbino». Secca la replica del presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido: «Io sono personalmente contrario, ma comunque la legge ha già deciso per un capoluogo unico. È vero che i due Comuni capoluogo possono mettersi d'accordo diversamente, ma sono convinto che il sindaco Ippazio Stefàno non accetterà una Provincia bicefala e anche se lo volesse il Consiglio comunale non sarebbe d'accordo». Questione chiusa? Si vedrà. Di certo, c'è la possibilità che i Comuni si autodetermino a seconda delle convenienze di ciascuno, anche se la legge dà facoltà di scelta solo alle amministrazioni che confinano con altre Province. I Comuni della Valle d'Itria — Martina (Ta), Cisternino (Br), Alberobello e Locorotondo (Ba) — per esempio, ha spiegato ieri Florido con sensibilità e storia comuni stanno valutando la possibilità di aderire tutti alla provincia di Taranto. Il sindaco di San Donaci, Domenico Serio, ha invece comunicato il desiderio di molti Comuni a Sud di Brindisi di far parte della Provincia di Lecce. Di tutt'altra natura la posizione del presidente della Bat, Francesco Ventola: «Il decreto Monti non parla di soppressione, ma di revisione, quindi per me la Bat non è morta. Noi aspettiamo di conoscere invece qual è l'idea della Regione e di quante Province vuole dotarsi». La Regione «intende formulare una poposta, ascoltando i territori, ma rispettando la legge nazionale», ha spiegato Dentamaro. Quindi, nessun ricorso in vista. A Ventola gli altri presidenti di Provincia presenti (assenti Bari, Foggia e Lecce, che hanno i requisiti in regola) hanno anche spiegato che la legge non consente di fare incetta di Comuni vicini per rientare nei parametri previsti per la sopravvivenza di un territorio. «Altrimenti noi avremmo già offerto a 4 o 5 Comuni vicini di non pagare la tassa sulle auto», ha spiegato Ferrarese. Su tutti il sindaco di Trinitapoli, Francesco Di Feo: «Come faremo a dire ai nostri cittadini di andare a Foggia per sbrigare le loro pratiche, se appena nel 2009 ce ne eravamo andati da quella Provincia aderendo alla Bat? Faccio un invito ai sindaci: non ci disperdiamo, non andiamo in ordine sparso o la diaspora sarà la nostra fine».
Lorena Saracino sul Corriere del Mezzogiorno
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11 commenti
Tony
ven 14 settembre 2012 08:24 rispondi a Tony@Cabiria: Accidenti! vero! Mi ero dimenticato di Specchiarica e Torre Colimena. Avete perfettamente ragione. Ma sapete com'? Per me Manduria finisce a San Pietro in Bevagna. Per quanto riguarda l'adesione a questa o quella provincia, non ho elementi utili per poter dire quale sarebbe la scelta migliore. Si dice "provare per credere"; giusto! Proviamoci! Ma si dice anche "chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quel che lascia e non sa quel che trova". O noh?!
Carlo.
ven 14 settembre 2012 01:07 rispondi a Carlo.C' voluto un p di tempo, ma vedo che qualcuno comincia a capire che la figura di un commissario prefettizio non una cosa buona per una citt. In linea generale lo si pu paragonare a Pilato.
Cabiria
gio 13 settembre 2012 08:39 rispondi a Cabiria@Tony: Avetrana sar l'unico comune tarantino confinante con la provincia di Lecce quando Porto Cesareo (LE) smetter di confinare con Manduria!Scusami, ma credo proprio che tu ti sia perso un pezzo di costa manduriana... in ogni caso sono daccordo con te: Manduria circondata dalla provincia di Brindisi e, per quanto mi riguarda, preferisco formare una "nuova" provincia piuttosco che entrare a far parte di una "vecchia" ... diamine, magari con una "nuova" provincia ci riesce anche di scegliere (e votare) un "nuovo" modo di amministrare e fare politica.
tom
gio 13 settembre 2012 07:47 rispondi a tom@Tony: Bhe se sapessi con esattezza il territorio sapresti anche che manduria confina con la provincia di lecce, o dimentichi che torre colimena territorio di manduria, proseguendo verso torre lapillo dovresti sapere che inizia la provincia di lecce
Gregorio Dinoi
gio 13 settembre 2012 07:46 rispondi a Gregorio DinoiX Tony Non per fare il "precisetti" ma credo che Torre Colimena (Manduria) confini con la provincia di Lecce.
Tony
gio 13 settembre 2012 05:17 rispondi a Tony@Carlo.: Mi sono perso qualcosa? Da quando Manduria "confina" con la Provincia di Lecce? Questa affermazione l'avrei capita mille anni fa non oggi con Google Maps. Manduria circondata dalla provincia di Brindisi (vedi Francavilla, Torre S.S, Erchie e San Pancrazio) L'unico comune della provincia di Taranto che confina con Lecce Avetrana. Quindi andateci piano con la "vostra" disponibilit ad aderire alla Provincia di Lecce perch se del caso, ci sarebbe da passare sopra ad Avetrana, semprech non si trovi il modo per svirgolarla.
Andrea C.
gio 13 settembre 2012 04:43 rispondi a Andrea C.Esiste una sola risposta che ci interessa e si evince da tutti i commenti: MANDURIA (LE)!!! Per il resto, fate che volete ma toglieteci la zavorra di Darando e dei suoi uffici e personaggi sporchi e intrallazzoni... Vabb, si, ma chi dovrebbe parlare per noi nelle sedi opportune???? MASSARO??? LARICCIA?? FLORIDO????? o l'inutile Commissario????
Carlo.
gio 13 settembre 2012 11:12 rispondi a Carlo.I pescicani si mordono tra loro. Alla fine si sperperer ancora di pi, come gi detto in un altro commento. E Manduria? Noi confiniamo con la provincia di Lecce. Ma oggi amministra Pilato.
Francesco
gio 13 settembre 2012 10:04 rispondi a FrancescoSarebbe meglio se fossimo noi ad essere annessi a Brindisi, ancora meglio a Lecce dove c' sicuramente una classe politica pi efficiente e pi attenta alle problematiche del territorio.Basta varcare i limiti territoriali provinciali per rendersene subito conto...Ora invece,viste le premesse,peggioreremo anche Brindisi e la sua provincia.
ENRICO
gio 13 settembre 2012 09:35 rispondi a ENRICOMi sembra molto pi sensata la seconda proposta avanzata...nel versante orientale, paesi come Manduria, Maruggio, Avetrana (attualmente in Provincia di TA) e paesi quali Oria, Cellino, Mesagne, Latiano (in Provincia di BR) ecc., dovrebbero passare (ritornare in realt) sotto la Provincia di Lecce...
Tonino Roberto
gio 13 settembre 2012 08:55 rispondi a Tonino RobertoScollare tutta questa gente dalle poltrone dura, altro che soppressione delle Province per manifesta inutilit.