Si taglieranno i circa 150 alberi di viale Mancini? Se la risposta la devono dare, come la daranno, i politici che amministrano la città, la domanda è: “assolutamente sì”. Lo si è capito ieri nel corso della riunione della commissione consiliare voluta dai consiglieri di minoranza contrari al taglio. Con loro una cinquantina di cittadini del comitato “Salviamo gli alberi di Viale Mancini” che hanno riempito la sala consigliare come mai era accaduto a questa amministrazione abituata a governare da sola in consigli comunali deserti e forte di una solida maggioranza di consiglieri mai così accondiscendenti alle volontà del sindaco.
Quindi, ieri, da una parte i cinque consiglieri di minoranza contrari al progetto dell’espianto (Duggento, Sammarco, Perrucci, Puglia e Mandurino); dall’altra i quattro della maggioranza (De Pasquale, Polimeno, Lamusta e Scialpi) e, di fronte a loro, in fondo alla sala, il sindaco Gregorio Pecoraro e il suo seguito (assessori e consiglieri fedelissimi), sentinelle attente che tutto andasse secondo le volontà dei due Gregorio, Pecoraro sindaco e Dinoi presidente del Consiglio.
Inutili le argomentazioni tecniche, politiche, economiche ed anche di natura botanica presentate sul tavolo dai consiglieri Sammarco, Perrucci e Duggento, tutte in difesa degli alberi, perchè dall’altra parte si capiva che doveva prevalere la linea “dettata” con gli sguardi dal fondo della sala: “il progetto non si cambia, punto”, ha detto infine il consigliere Lamusta prima di abbandonare l’aula seguito dall’amico Scialpi, indispettiti entrambi dall’apertura concessa dal presidente di Commissione, Depasquale, che ha accettato la proposta della minoranza di aggiornare la seduta ad un prossimo incontro per valutare, alla presenza dell’assessore o del sindaco, la possibilità di rivedere i piani e accettare soluzioni alternative alla decapitazione delle 150 robinie.
Tra gli interventi fatti sull’argomento, è stato imbarazzante quello del progettista, architetto Attanasio che ha spiegato quelle che secondo lui sono le ragioni e la necessità di tagliare le 150 piante definendole infestanti, moribonde, brutte, sconsigliabili rifacendosi ad “autorevoli regolamenti”. A contraddirlo è stato il consigliere Sammarco facendogli notare che l’autorevolezza a cui aveva fatto riferimento l’architetto altro non era che il regolamento del comune di Bari, buono per i baresi e valido solo per Bari. «Con tutto il rispetto per la città di Bari - ha detto Sammarco - quello è un suo regolamento valido solo in quella città, mentre noi dobbiamo rispettare livelli superiori e più autorevoli che sono le leggi nazionali ed europee che dicono esattamente il contrario».
Alla fine non si è deciso niente, ma dalle parole sfuggite all’ingenuo Lamusta, si è capito dove si voglia andare a parare. I cittadini del comitato, intanto, parzialmente soddisfatti, hanno già fatto sapere che si ripresenteranno alla prossima riunione. Sino ad allora, le robinie sono salve.
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12 commenti
Il diavolo
gio 12 settembre 02:18 rispondi a Il diavoloI 5 consiglieri di minoranza e i 50 curatori del comitato sono diventati ciechi oppure non vogliono vedere che gli alberi in argomento sono diventati ,come giustamente dice l'architetto Attanasio, brutti e insalvabili. In ogni caso mi sembra necessario un tagliando oculistico . In alternativa scienziati del CNR hanno messo punto una cura portentosa a base di capsacina (Peperoncino piccante), glicosinati ( cavolo) e flavonoli ( Lattuga)... Buona cura
Nando Mazza
sab 14 settembre 18:09 rispondi a Nando MazzaEgregio Sig. Diavolo, se avesse il coraggio di firmare i suoi commenti con il suo vero nome, sicuramente non scriverebbe queste idiozie. Che le nostre robinie siano in sofferenza lo vediamo benissimo anche noi, ma conosciamo nomi e cognomi dei responsabili dell'incuria di cui sono vittime, loro e praticamente TUTTO il verde, o quel che ne rimane, della nostra sfortunata città. Chiunque lei sia, Sig. Diavolo, (ma non mi stupirei se fosse uno dei sedicenti attuali amministratori cittadini) spero si vergogni. Tranquillo, il suo problema non è la vista, ma ben altra patologia, lascio a lei la scelta dello specialista da consultare, purché dia uno mooolto bravo.
Pascali
mer 11 settembre 23:16 rispondi a PascaliCaro Architetto. Uno dei rischi maggiori di un progetto creato di notte è che non si riesca a dormire a sufficienza. Questo può comportare problemi di concentrazione, memoria e capacità decisionale. Può anche causare stanchezza, mal di testa e sbalzi d’umore. Inoltre, se si sta disegnando per un calcolo , non dormire a sufficienza può rendere la pianificazione più difficile e creare problemi in futuro.
Gregorio
mer 11 settembre 22:55 rispondi a GregorioNuovo Codice della Strada: le corsie ciclabili diventeranno fuorilegge. Il problema delle ciclabili e che vengono percorse continuamente contromano da ciclisti, monopattini e anche ciclomotori .questo costituisce un gravissimo pericolo per i ciclisti che seguono il corretto senso di marcia ma anche per i ciclomotori e automobilisti che si vedono biciclette provenire frontalmente sulle ciclabili ma anche sulla normale carreggiata stradale. purtroppo non esistono controlli su questo fatto e anche i vigili urbani fanno finta di niente. Il viale Mazzini farà la stessa fine di Via Dante a Taranto dove, per creare la pista ciclabile tra le due corsie di marcia..beh, hanno espiantato TUTTI GLI ALBERI centrali della carreggiata !!! MÀ C’È STÀ DAMU LI NUMIRI ( traduzione: stiamo dando i numeri ? )
Vincenzo
mer 11 settembre 15:01 rispondi a VincenzoErrare humanum est, perseverare autem diabolicum. Il mutuato celodurismo di bossiana memoria, traslato dall'organo maschile deputato alla riproduzione, a quello pensante, ovvero a quello che dovrebbe avere la funzione di operare con raziocinio, in terra messapica e, in particolare a Manduria, ha la meglio. In tal caso, chi l'ha dura (la capo) la vince. Siamo messi veramente male. Anzi, di male in peggio.
Pascali
mer 11 settembre 14:07 rispondi a PascaliLa vedo male per quel parcheggio sotterraneo…secondo me, l’architetto sarà IRRADIATO dal < CNAPPC > Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori.
Ntuninu
mer 11 settembre 13:57 rispondi a Ntuninu…ma l’architetto Attanasio, è BRAVO ??? … così, giusto per capire !!!
claudio
mer 11 settembre 13:37 rispondi a claudioNon bisogna dare retta a questi 4 pseudo ambientalistiiiii!!!!! Manduria deve andare avanti ben vengano tutti questi progetti di rinnovamento, subito le ruspe ogni giorno perso è tempo sprecato.
Dino Conta
mer 11 settembre 08:08 rispondi a Dino ContaBella figura di M.... Da parte dell'architetto 🤣 io comunque vorrei una sua descrizione sui possibili futuri alberi che l'architetto vuole piantare 🤔 ma poi soprattutto se ne abbattono 150 perché poi ne piantano solo 50? Gli altri 100 posti? 🤔
Cricoriu
mer 11 settembre 12:19 rispondi a CricoriuParcheggi a pagamento????!!!!????
Carlo
mer 11 settembre 07:25 rispondi a CarloCome già detto in precedenza la legge del dittatore non si cambia,anzi difesa sempre più aggressivo.Non si può rinunciare c'è in ballo il DIO 🤑🤑🤑🤑🤑🤑🤑🤑🤑🤑🤑🤑🤑🤑🤑🤑
Adel
mer 11 settembre 09:13 rispondi a AdelNon si può cedere vale per entrambe le parti Si deve fare di tutto pur di salvare gli alberi del viale Confido molto nei manduriani che questa politica ha deluso tanto, non demordiamo.