L’ordinanza del sindaco manduriano, Gregorio Pecoraro, che vieta i cortei funebri a piedi, consentendoli solo a bordo di auto incolonnate, sarebbe «priva di istruttoria tecnica per poterla giustificare». Lo sostiene il consigliere comunale progressista e avvocato, Domenico Sammarco che sull’argomento ha presentato un accesso agli atti relativi alla contestata decisione.
Sammarco chiederà ufficialmente alla segretaria comunale l’annullamento in autotutela dell’ordinanza per evitare possibili ricorsi al Tar che potrebbero presentare gli interessati (le agenzie funebri, i fioristi o le bande musicali, ad esempio).
A chiedere e ottenere la cancellazione del tradizionale corteo funebre è stato il vicario foraneo don Dario De Stefano con una lettera inviata al sindaco il 30 ottobre scorso. Nella missiva il sacerdote dava conto di una riunione avuta con tutti i parroci della città messapica nel corso della quale, facendosi interpreti, si legge nella lettera, della volontà dei fedeli, si era discusso sulla necessità di interrompere l’antico rito. «Perché la vastità del territorio cittadino, con l’espansione urbanistica avvenuta negli anni ’80, ha generato una distanza considerevole tra le chiese parrocchiali e le zone periferiche, anche di diversi chilometri», si legge nella supplica indirizzata a Pecoraro che ha immediatamente provveduto ad esaudirla firmando l’ordinanza.
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2 commenti
Marco
oggi, gio 12 dicembre 10:31 rispondi a MarcoNon esistono più i preti di prima...oggi hanno auto nuove e buon stipendio. Una volta li riconoscevi per strada, come Padre Raffaele. O sbaglio??
Nicola
oggi, gio 12 dicembre 07:38 rispondi a NicolaPerché andare contro al volere dei parroci? Se siete credenti dovete accettare anche questo da parte della Chiesa altrimenti fate un funerale laico!