
Un minorenne manduriano che era finito sotto processo perché trovato in possesso di 80 grammi di sostanza stupefacente, è stato assolto “perché il fatto non sussiste”. Il sedicenne, V.S. le sue iniziali, il 13 marzo scorso si trovava a Taranto quando fu fermato dalle forze dell’ordine per un controllo. Dalla perquisizione saltò fuori un contenitore con la droga e scattò così la denuncia di detenzione ai fini dello spaccio. Su disposizione del magistrato fu arrestato e affidato ai propri familiari.
Nel corso del procedimento con il rito abbreviato, il giudice delle udienze preliminari del tribunale dei minori di Taranto, Paola Morelli, ha accolto la tesi difensiva dell’avvocato Lorenzo Luigi Bullo che assisteva il minore.
Determinante è stata la lamentata assenza di elementi probatori certi che provassero la natura della sostanza sequestrata. L’assenza nel fascicolo dell’abbreviato di riscontri scientifici certi e/o di esami tossicologici capaci di determinare con certezza il tipo di sostanza e il Thc effettivo (principio attivo) ha convinto al giudice ad assolvere il sedicenne. Il pubblico ministero Ferrero Caputi aveva chiesto una condanna a 8 mesi di reclusione.
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