L’assessore ai lavori pubblici e legalità della Città di Parma, Francesco De Vanna, nato a Erchie e diplomato al Liceo De Sanctis Galilei di Manduria, dice la sua sul taglio delle robinie avvenuto sul Viale Mancini a Manduria. La sua città e il suo assessorato (a differenza del comune Messapica), destina molte risorse e dedica interesse per il verde pubblico. Abbiamo perciò chiesto un suo parere sulla questione dibattuta a Manduria.
«Gli alberi offrono bellezza estetica e vari servizi ecosistemici, dallo stoccaggio dell'anidride carbonica al contrasto alle isole di calore - dice l’assessore -, senza dimenticare il beneficio in termini di sostenibilità, tutela della biodiversità, qualità dello spazio urbano. Anche a Parma abbattiamo un certo numero di alberi ogni anno - commenta De Vanna -, il patrimonio arboreo del Comune consta di 42 mila alberi e inevitabilmente una parte di questi si ammala o giunge a fine ciclo. Un agronomo del Comune - afferma - esegue le valutazioni e riporta agli Uffici del Verde Pubblico e all'Assessore, concordando se del caso ulteriori approfondimenti».
Da questo suo commento viene esaltata una particolare figura che, nonostante sia emersa più volte nei vari commenti sui post Facebook de La Voce di Manduria, non le è mai stato dato il giusto valore: l'agronomo comunale (in organico o in convenzione), colui che dovrebbe salvaguardare il patrimonio del verde urbano 365 giorni all'anno. A Manduria c’é un regolamento comunale sui colori delle facciate delle case, sullo stile che dovrebbero avere i dehors di bar e ristoranti, ma non abbiamo nulla che regolamenti le specie da utilizzare per il verde pubblico. E, soprattutto, non c’è nessuno qualificato a gestirlo. Piantare un albero significa accudirlo e non abbandonarlo al volontariato altrimenti è meglio non estirpare quel poco che è cresciuto grazie alle amministrazioni precedenti.
«Ad ogni buon conto - prosegue l’assessore De Vanna -, normalmente l'abbattimento di un numero così consistente di alberi (oltre un centinaio, se non ho compreso male), indipendentemente dalle motivazioni, dovrebbe poter mettere in conto una contestuale messa a dimora di altrettanti alberi, possibilmente nello stesso quadrante urbano. Va da sé che la cittadinanza deve poter essere messa nelle condizioni di comprendere le ragioni di questo genere di interventi, rendendo gli abitanti “co-responsabili”.
Quanto ai comitati dei cittadini - continua De Vanna -, a mio modesto avviso l'ascolto è sempre una pratica imprescindibile. Questo non significa sposare o abbracciare le posizioni dei comitati: qualche volta le posizioni possono restare distanti, soprattutto quando si parlano linguaggi diversi. Ma bisogna provarci - conclude l’assessore-, argomentando con rigore le rispettive posizioni».
Silvia Dimagli
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9 commenti
Gregorio
oggi, mer 4 dicembre 18:45 rispondi a GregorioBravo Signor Francesco carissimo, condivido il tuo parere, fortunatamente, dico.. fortunatamente c'è gente (..POCA) contraria al tuo commento, perché è gente che non riflette ciò che dice e non pensa al futuro, diciamo.. è gente che va DIRETTA al lavoro, casa,..sempre con tanta CALMA.... lavoro, casa, lavoro, casa, lavoro, casa, lavoro, casa, lavoro, casa, lavoro, casa, lavoro, casa, lavoro, casa, lavoro, casa, lavoro, casa, lavoro, casa, lavoro, casa, lavoro, casa, lavoro, casa,.....e ..OLTRE NON RIESCE A VEDERE !!
Vincenzo
oggi, mer 4 dicembre 17:54 rispondi a VincenzoStaremo a vedere. Quanti alberi sopravviveranno alla prima estate. Quanto avranno floride chiom. Quanti torneranno a casa con le suole impiastrate dai frutti dal profuno esotico. L'assenza di uno studio preventivo e di un'donea e lungimirante programmazione delle aree da destinare a verde pubblico, l'assenza di coinvolgimento della cittadinanza, sono queste le ragioni che hanno portato a spendere fiumi di parole, per non approdare a nulla. Anzi si realizzerà ciò che era stato immaginato. Parma? Ma non si trova nell'altra Italia? Cosa ci azzecca con Manduria? Capitale del Primitivo, dove anche le ideazioni balzane hanno diritto d'esistere?
gerardo
oggi, mer 4 dicembre 07:29 rispondi a gerardol'assessore da Parma forse non sa', e che comunque non sanno neanche la maggior parte dei residenti in Manduria, compreso la redazione di questa testata, che il rimpiazzo degli alberi in v.le Mancini verra' effettuato da un tipo di albero alla quale una sua chioma ne fa' tre di roubinia emettendo ossigeno per tre volte, la sua chioma e' talmente enorme che quindi non e' possibile rimpiazzarli in egual misura mi riferisco al "gingko biloba", permettetemi una riflessione,da sessant'anni od oggi, senza un minimo di manutenzione,dove erano i miei coetanei che ora protestano e gridano al mostro?!!!
Gregorio
oggi, mer 4 dicembre 14:14 rispondi a GregorioCarissimo Gerardo, ciò che dici sono solo BARZELLETTE, tieni presente che la variazione della percentuale tipo: come la pubblicità del detersivo ; PRENDI TRE PAGHI UNO, 🌲🌲🌲robinie x 🌳ginko, non arriva a BILANCIARE il radere al suolo un tot di alberi. Abuso elevato non compensa a ciò che impiantiamo. Le piante e gli alberi, mediante il processo di fotosintesi clorofilliana, trasformano l’anidride carbonica presente nell’atmosfera in ossigeno: il disboscamento quindi determina un aumento di CO2 e di conseguenza un acuirsi dell’effetto serra e del surriscaldamento globale.Cambiamenti climatici e rischio idrogeologico.Il disboscamento determina cambiamenti nel clima (anche delle singole regioni) e aumenta il dissesto idrogeologico: questo significa che il rischio di frane, alluvioni e smottamenti è sempre più elevato. Prova a vedere qualche programma tv, tipo :1)Sapiens -2) Quark,ecc..
Tommaso
oggi, mer 4 dicembre 10:28 rispondi a TommasoSono d'accordo con lei. Purtroppo i bastian contrari a prescindere ci sono sempre, sia nella popolazione sia in chi dovrebbe fare informazione. L'assessore da Parma credo parlasse a livello generale, ovviamente non credo si siano preoccupati di informarlo con i dati dei nuovi alberi altrimenti avrebbe risposto "Allora sono d'accordo anche io con il nuovo progetto". Però c'è anche da dire che magari si sarebbero potuti creare occasioni di ascolto e dialogo tra amministrazione e cittadini sul tema robinie.
Gregorio
oggi, mer 4 dicembre 18:11 rispondi a GregorioHai scritto nel tuo commento: "..c'è anche da dire che magari si sarebbero potuti creare occasioni di ascolto e dialogo tra amministrazione e cittadini sul tema robinie." . Bravo Signor Tommaso , mi fa piacere, ....CHIANU CHIANU STA' BBUECCHI (trad. piano piano stai riuscendo a capire il problema ) !!!! p.s. ultimamente cominciano a piacermi i "codice di sicurezza" 2in1 !!!!😜
Lorenzo Libertà per la Marina
oggi, mer 4 dicembre 09:34 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaGentilissimo, la robinia fu importata dalle Americhe e fatta attecchire in Europa al fine di sopperire la deforestazione in corso. Fu scelta la robinia per la sua velocità di crescita e per i rami molto flessibili. Ora, dall' alto della sua esperienza, mi saprebbe dire in 10 anni, partendo dalle stesse altezze, quanto cresce in volume la Robinia e quanto il Ginko? Lo scriva però mi raccomando. Non si dimentichi che il Ginko è una pianta primitiva ( a lenta crescita), mentre la Robinia no. Ah non dimentichi che una volta l' anno il Ginko produce frutti puzzolenti che cadono ovunque e pestati dai passeggianti sono fastidiosi da togliere sotto le suole. Immagino gli addetti del Comune, celeri nella pulizia 😜In attesa di una sua celere risposta esaustiva...
Pascali
oggi, mer 4 dicembre 18:16 rispondi a PascaliMenc(bbiipp)... puru !! Allora la Ditta ( Gial o La Lucente) per le pulizie strade (spazzamento) ..L'HONNU PIJARI INTRA LU CU(bbiipp)..... !!!!!
Lu furnaru
oggi, mer 4 dicembre 08:57 rispondi a Lu furnaruCondivido parola dopo parola del Suo commento, caro Sig. Gerardo. Purtroppo ci sono tanti prevenuti a priori che parlano con tanta presunzione e vogliono Imporre sempre la loro idea anche senza alcun diritto. C'è tanta rabbia e la rabbia non porta mai da nessuna parte