Le foto
�Troppe sagre a Uggiano�. La rabbia di don Daniele
«Troppe sagre a Uggiano». La rabbia di don Daniele | © n.c.MANDURIA - «Troppe tre sagre a Uggiano, una è più che sufficiente». Questa volta a rilanciare la polemica sugli eventi estivi manduriani non sono né i giornalisti faziosi, né spiritosi showman, ma è un uomo di chiesa. E’ don Daniele Giangrande, parroco della chiesa di Uggiano Montefusco, a cui non è piaciuta l’idea del comune di Manduria di piazzare nella sua comunità le due sagre dedicate alle lumache e alla sangria (con contorno di musica live). Il prelato che rivendica la primogenitura di tale eventi paesani nella piccola frazione manduriana, non fa tesoro del suo risentimento e si rivolge agli amministratori con questa domanda: «Ora vi siete ricordati che esistiamo pure noi dopo due anni di sagra organizzati da volontari e preti?». In modo pacato e nel suo classico stile di persona coraggiosa e onesta, don Daniele scrive così sul social: «Da quando ho avuto l’idea di far nascere la sagra a Uggiano (per i primi 2 anni chiamata di San Nicola, quest’anno “Ti Asciànu”), tutti hanno avuto la brillante idea di trasferirsi qui per far nascere altre Sagre». Ed ecco le perplessità del prete che si chiede: «non c’era più posto a San Pietro in Bevagna? Nei vari quartieri di Manduria? Tutti adesso hanno una forte devozione e considerazione per Uggiano Montefusco? Perché non mettere un bel concerto a Uggiano senza pensare sempre alle zone di mare?» Secondo il parere del religioso che evidentemente interpreta il volere della sua comunità da cui è seguito e amato, «la sagra ad Uggiano Montefusco è una ed sufficiente. Si faccia festa – aggiunge - ma evitate di chiamare sagra una cosa che già c’era, fatta da volontari e lo scrivo in grande VOLONTARI DELLA PARROCCHIA, che hanno e continuano a donare il loro servizio per stare insieme». A rispondergli, sempre su Facebook, è Claudio Doria, direttore artistico e tra gli organizzatori delle due sagre contestate dal parroco e patrocinate dal comune attraverso un contributo di tremila euro concesso all’associazione di Mimmo Breccia. «Non pensavo esistesse anche un Monopolio delle parrocchie», scrive ironicamente Doria che aggiunge: «la comunità di Uggiano ed in primis la parrocchia – afferma il direttore artistico delle sagre - dovrebbero essere contenti della volontà di un’associazione di voler movimentare una comunità». Per Doria i due eventi «non dovrebbero essere visti né come una sorta di concorrenza antagonista, né come un’intrusione e né tantomeno come un’emulazione». La replica del sacerdote non si fa attendere. «Forse non mi sono spiegato o non si vuole capire. La sagra – scrive don Daniele - è nata con la parrocchia, organizzare altre sagre e solo un ripetersi. Ci sono altre cose da fare senza creare tre sagre ad agosto ad Uggiano e lasciare gli altri mesi morti. Non era un attacco o una critica – aggiunge l’uomo di chiesa - ma una riflessione per non creare confusione alla gente. Chi è intelligentemente può capire. … Buon lavoro sereno e amici più di prima e pace nel nome di Gesù», conclude il parroco nel suo stile.
Nazareno Dinoi
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
In tempo reale le ultimissime da Adnkronos
Adnkronos - ven 25 aprile
Adnkronos - ven 25 aprile
Adnkronos - ven 25 aprile
Adnkronos - ven 25 aprile
Adnkronos - ven 25 aprile
Adnkronos - ven 25 aprile
1 commento
nac
sab 1 agosto 2015 05:19 rispondi a nacCosa si vuole fare la crociata contro le sagre laiche da parte delle sagre religiose? Ognuno libero di inventarsi le feste che vuole, e non appartengono solo ai preti tali diritti! Se sono troppe lo giudicheranno i cittadini.