Un’utenza di centomila persone, tra residenti e turisti; un pronto soccorso con decine di codici rossi in ingresso ogni giorno, per lo più cardiologici; quattro reparti ospedalieri oltre ai servizi ambulatoriali. E un solo cardiologo. A questo si è ridotto il Marianna Giannuzzi manduriano, giunto al capolinea per quanto riguarda le patologie cardiologiche che, è bene ribadirlo, sono la prima causa di morte nell'adulto. Una condizione estremamente critica che ha costretto l’unica specialista in servizio a mettere le mani avanti declinando ogni responsabilità di fronte a possibili “incidenti”.
La cardiologa ha così informato in una lettera il management del presidio ospedaliero manduriano mettendolo al corrente delle condizioni nelle quali è costretta ad operare, preoccupata soprattutto per il basso livello di assistenza che incolpevolmente è in grado di offrire.
A giugno scorso, per lo stesso problema, avevamo riproposto il disservizio quando i cardiologi in servizio erano solo due. Ora, con l’assenza per un infortunio di una delle due, l’intero carico di lavoro ricade sulle spalle dell’unica superstite che non ce la fa più. La sua lettera d'allarme è stata indirizzata alla direzione medica del Giannuzzi ed anche alla dottoressa Rodio, fresca vincitrice di concorso per primario di un reparto di cardiologia con un solo cardiologo e senza posti letto.
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2 commenti
Ale
mar 3 settembre 2024 12:12 rispondi a AlePurtroppo nessuno paga per eventuali disservizi gia' documentati e che prevederebbero gia' una accusa ,di abuso in atti di uffici (mi spiego meglio se un servizio e salva vita' e non fai niente per migliorare dovresti essere almeno aperta una inchiesta ma la politica purtroppo si i fa le leggi a modo suo e chi ne va' di mezzo sono i poveri cristi
R&R
lun 2 settembre 2024 08:26 rispondi a R&RPerché non dite come mai non ci sono più cardiologi e soprattutto quale jl motivo,mi ricordo che una si era messa in aspettativa,oppure è stata costretta ad andarsene?