
È la più lussuosa e ricca residenza per vacanze del territorio di Manduria. Si trova in zona Urmo-Belsito, località residenziale estiva di Avetrana ma in territorio di Manduria, ma conterrebbe delle strutture realizzate abusivamente. Il suo nome è Villa Chianca, è inserita nei circuiti delle «residente di lusso del Salento» e il portale leader nelle prenotazioni on line Booking.com, la vende per 400 euro al giorno, in questo periodo. In piena stagione il prezzo sale sino a 800 euro per un giorno e pernotto.
Non è tutto regolare per i carabinieri della stazione Forestale di Manduria che durante un controllo hanno rilevato delle difformità in materia edilizia.
I militari con l’ausilio del personale tecnico del Comune di Manduria, hanno confrontato gli elaborati progettuali da cui sono emerse opere realizzate in difformità con le leggi in materia edilizia. L’attenzione dei carabinieri e dei geometri comunali al seguito, è caduta sul diverso utilizzo del vano tecnico in bagno, sulla creazione di un ripostiglio al di sotto della scala di accesso al piano terra con muro divisorio e al diverso utilizzo, sempre a bagno, di una cantinola posta a ridosso del vano scala.
«Accertato, attraverso l’esame degli atti d’ufficio – scrivono i militari nel loro rapporto - che non è risultata alcuna nuova pratica edilizia intestata alla ditta sopra riportata per i lavori effettuati. Pertanto - continua -, sempre che non sia possibile dimostrare il contrario, si può ritenere che i lavori effettuati, in assenza del titolo urbanistico, siano da considerarsi totalmente abusivi».
Su invito della Forestale, il dirigente dell’Area tecnica del comune id Manduria, ingegnere Emanuele Orlando, ha firmato un’ordinanza di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi concedendo alla proprietà i canonici trenta giorni di tempo prima che sia al comune ad occuparsi della demolizione con spese a carico dell’interessato.A mettere gli occhi sulla supervilla era stato già il precedente assessore all’Urbanistica del Comune di Manduria, Gianluigi De Donno. L’esponente della giunta Massafra fu autore di una nota di invito rivolto ai vigili urbani e ai tecnici comunali a recarsi a Villa Chianca per fare delle verifiche sul posto. Il sopralluogo non si fece perché i vigili urbani non riuscirono a rintracciare il proprietario dell’immobile. Erano i tempi in cui l’assessore De Donno con l’allora dirigente Antonio Pescatore, vollero vedere la regolarità delle mega costruzioni lusso realizzate in zona agricola. Dopo il fallito sopralluogo per irreperibilità del proprietario, l’interesse sui quei controlli svanì. Lo hanno avuto i carabinieri, in questi giorni, scoperchiando il presunto illecito.
La supervilla da 800 euro al giorno, è composta da 4 camere da letto, un soggiorno con TV, una cucina completamente attrezzata e un bagno. Una proprietà di 16mila metri quadrati abbraccia una piscina a cascata su due livelli (17 metri x 4.5), che sembra sconfinare con naturalezza verso il mare. Le tettoie esterne creano rinfrescanti spazi ombreggiati, per godere appieno del panorama circostante. Il terrazzo comprende un’area relax con sedute in pietra e doccia esterna. «Villa Chianca - si legge nella brochure - è la casa dei sogni, dove il lusso e il design si inseriscono con semplicità e buon gusto». Per prenotarla bisogna fare la fila pagando il 40% come caparra e un deposito cauzionale di 2.500 euro.
Nazareno Dinoi
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4 commenti
Claudia Marazzini
lun 1 ottobre 2018 06:47 rispondi a Claudia MarazziniNon conosco la zona , e non commento il caso, ma mi viene naturale pensare a ciò che si vede nei dintorni che ha dell'assurdo. Come mai esiste una casa sugli scogli a pochi metri dalla magnifica TORRE a Torre Colimena ? Non è zona demaniale? Ma come? non si possono toccare le alghe che infestano il porto portando schifezze e malattie, e non si tocca una costruzione che rovina la bellezza di un angolo meraviglioso, fermo nel tempo?
lorenzo
lun 1 ottobre 2018 11:52 rispondi a lorenzoCara Claudia sul territorio del comune di Manduria nulla è impossibile. Basti pensare a case costruite sulle dune negli anni 80, sequestrate e oggi ancora grezze con tanto di cartelli vendesi. Prosegui per San Pietro e appena passi il fiume Chidro te le trovi, ovviamente sulla tua sinistra. Ho ancora le foto del 1987 con il cartello del sequestro. Nulla è impossibile
Vincenzo
dom 30 settembre 2018 07:10 rispondi a VincenzoLa notizia ha del sensazionale. Non per l'entità degli abusi, ma per il clamore che ad essa si è voluto dare. Se nelle marine fosse disposta una verifica su tutte le costruzioni presenti, volutamente non ho detto censite anche perché alcune saranno sconosciute al catasto, fisco ecc., e sulle difformità progettuali, la notizia avrebbe meno rilevanza di quanto accaduto nel caso specifico. Forse sarebbe il caso di indagare in famiglia, invece che sottoporre a giudizi frettolosi e sommari investitori forestieri che con le loro realizzazioni aiutano a far conoscere un lembo della Puglia, disastrata dagli abusi edilizi con costruzioni che si spingono sino al demanio marittimo.
giorgio sardelli
sab 29 settembre 2018 05:25 rispondi a giorgio sardelliQuando l'assessore DE DONNO decise di vedere chiaro sulla regolarità della villa descritta nell'articolo e i vigili urbani chissà come mai non andarono sino in fondo per il motivo della irreperibilità del proprietario " STRANO" perchè non si diede da subito mandato ai carabinieri? Invece di lasciare perdere? come mai?