Da ieri il nuovo depuratore consortile Sava Manduria situato nelle marine manduriane è entrato definitivamente in esercizio. Di conseguenza è stato dismesso lo scarico al sottosuolo del vecchio impianto di smaltimento situato alla periferia della città messapica sulla via per San Pancrazio Salentino. Non ancora pronta, invece, la rete e la condotta che dovrà portare i reflui di Sava.
Ad annunciarlo è il sindaco di Manduria Gregorio Pecoraro che esprime soddisfazione per l’attivazione dell’opera. «Il progetto – scrive Pecoraro – è stato uno degli obiettivi principali del programma di questa amministrazione nella convinzione che il corretto smaltimento dei reflui sia un aspetto cruciale per la salvaguardia dell’ambiente e la salute pubblica».
Da ieri, sempre secondo il sindaco che fa riferimento ad una comunicazione avuta dall’Acquedotto pugliese, è entrato in funzione anche lo scarico finale nelle trincee drenanti che si trovano in contrada Masseria Marina a San Pietro in Bevagna.
Non è stato invece ancora realizzato lo scarico complementare previsto nel mare di Torre Colimena attraverso il bacino Arneo e nemmeno le opere per il recupero dei reflui in agricoltura. Le acque depurate quindi continueranno ad essere disperse nel sottosuolo come è accaduto sino a ieri con la differenza che adesso dovrebbero essere depurate dai nuovi impianti che si trovano sulla costa in località Urmo-Belsito Specchiarica.
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6 commenti
antonio Curri
oggi, lun 6 gennaio 11:01 rispondi a antonio CurriLo so bene che il vecchio depuratore scarica nel “Sottosuolo” che è vietato, mentre il Nuovo Depuratore scarica su suolo (Trincee Drenanti!). Quello che non dici, e lo fai in “Malafede”, è che lo “Scarico” temporaneo nelle trincee drenanti, (che come tutte le cose diventa permanente!) è dovuto al fatto che si scaricherà un refluo depurato fino a “5000” mc giorno e non di più! O no? Caro il mio Angelo Calianno, non è questione di uscire da “quel tardo medioevo ignorante e strumentale che ha accompagnato il tema depurazione in questi anni” e lo capisco dal modo con cui ti poni a difesa di AQP o dell’Azienda che lo ha realizzato! Ma dire è il caso di dire come stanno veramente le cose e informare i cittadini che l’impianto del Depuratore Nuovo, non è “RISOLUTIVO” per eliminare gli scarichi domestici e commerciali! Ditelo una volta per tutte! I cittadini manduriani, comprenderanno! O no?
Lorenzo Libertà per la Marina
dom 5 gennaio 20:24 rispondi a Lorenzo Libertà per la MarinaFaccio i miei personali complimenti a tutti coloro che vedono in questo mega depuratore tecnologicamente antiquato tanto, tanto ottimismo per il futuro. Personalmente non mi fido di chi gestisce già un acquedotto con una % di perdite nella rete da terzo mondo e dove ha in programma di portare gli allacci alle Marine nel 2035. Cioè quando tanti dirigenti dell'Ente saranno in pensione, 🤣🤣🤣🤣 Poi, vedendo ex Italsider e raffineria Eni a Taranto, sicuramente ci sarà da fidarsi nei confronti di chi avrà l' incarico di controllare il corretto funzionamento e smaltimento dei reflui. 🤔🤔 Il tempo sarà giudice. Stessa cosa per gli odori prodotti, vedi discariche a Manduria. Opinioni motivate da realtà di degrado su cui poggia in diversi settori, l' intera provincia di Taranto ( vedi anche strade) 😜
Antonio Curri
dom 5 gennaio 10:03 rispondi a Antonio CurriForse ti è sfuggito il fatto che le Marine non sono dotate di rete fognante!O no?😅
Angelo Calianno
dom 5 gennaio 08:09 rispondi a Angelo CaliannoL'articolo è impreciso in quanto il vecchio depuratore scarica nel sottosuolo (vietato) mentre il nuovo al suolo (consentito dalla norma) anche per contrastare l'intruso Salina della falda nella zona. Spero che qualcuno da quelle parti, esca seriamente, da quel tardo medioevo ignorante e strumentale che ha accompagnato il tema depurazione in questi anni.
Giovanni Cazzato
sab 4 gennaio 19:29 rispondi a Giovanni CazzatoOttima notizia. Ora occorre che si completino le reti secondarie in città e alle marine, ammesso che poi i manduriani, abbiano voglia di allacciarsi. Infatti non è detto, visto che già adesso in molte zone ci sono le condotte e in molti preferiscono sversare nel sottosuolo. ( però sono amanti di robinie). Inoltre è indispensabile creare tutte le condizioni per l'uso dell'acqua depurata prima che venga dirottata per usi tipo innaffiamento prati di calcio o, peggio, di campi da golf che divorano quantità impressionanti di acqua. Sarebbe bello se il PD, sebbene commissariato inutilmente da una vita, vigilasse sia sulla corretta conduzione del depuratore, sia sull'uso dell'acqua per usi civili, attività agricole e produttive. Chissà se Sammarco è d'accordo e se con il consigliere Perrucci G. si stanno ponendo questi problemi o se stanno cercando le foglie mancanti delle robinie.
Dino conta
dom 5 gennaio 17:07 rispondi a Dino contaOttima notizia per cosa? Da adesso iniziamo ad inquinare anche il mare per dire addio definitivamente ai turisti...