
Il caso della 88enne trovata priva di vita ieri nella sua casa dove viveva da sola, riaccende i riflettori sulla piaga della solitudine ma anche sulla mancanza di interventi da parte delle istituzioni. Dalla posizione in cui è stato trovato il corpo della donna, si può pensare ad un malore improvviso che non ha dato la possibilità alla povera anziana di chiamare aiuto. Una possibilità, forse, l’avrebbe avuta avendo a disposizione un sistema di allarme collegato con le centrali di soccorso.
Il Comune di Manduria, nel 2017, ci aveva pensato mettendo a gara la fornitura del servizio di telesoccorso denominato «Adamo». Si trattava di orologi salvavita capaci di garantire un’assistenza sanitaria di persone sole giorno e notte. Una stazione base con la quale sono collegati questi orologi sentinella, riceve i parametri rilevati e gestisce le segnalazioni di allarme inoltrandole ai servizi più adatti al caso (parenti, medico curante o, nei casi più gravi, il 118).
La Stazione Base dispone inoltre al proprio interno di sensori di temperatura e umidità ed integra un sistema di ascolto ambientale viva-voce, nonché un ulteriore pulsante di emergenza per attivare direttamente una richiesta di aiuto.
L’Ambito territoriale 7, quell’anno, rese noti i requisiti necessari per l’assegnazione dei dispositivi di telesoccorso. Fu preventivato un numero totale di 230 apparecchi salvavita da distribuire nei sette comuni dell’ambito di cui Manduria è capofila.
La città Messapica ne avrebbe avuti 99 di questi orologi da polso. Forse un orologio «Adamo» al polso dell’anziana trovata morta ieri, avrebbe scritto un’altra storia.
Per la cronaca, quel servizio del 2017 di cui furono stampati anche i manifesti, diffuso un comunicato stampa e raccolte le domande degli aventi diritto, è rimasta lettera morta senza nessuna ragione nota.
Vuoi commentare la notizia? Scorri la pagina giù per lasciare un tuo commento.
© Tutto il materiale pubblicato all’interno del sito www.lavocdimanduria.it è da intendersi protetto da copyright. E’ vietata la copia anche parziale senza autorizzazione.
4 commenti
Realtà
mar 11 gennaio 2022 01:11 rispondi a RealtàBisognerebbe indagare in vari modi sulla questione di quegli orologi
Alberto A
mar 11 gennaio 2022 10:26 rispondi a Alberto ADato il numero alto di percettori del reddito di cittadinanza nel nostro paese, si potrebbe pensare di impiegare parte di essi in lavori socialmente utili come ad esempio mettersi a disponibilità (se richiesto) degli anziani...
Pietro Scrimieri
mar 11 gennaio 2022 09:58 rispondi a Pietro ScrimieriIn poche parole è più redditizio sperperare soldi alle cazzate ma non alle cose utili!!
cosimo Malagnino
mar 11 gennaio 2022 02:48 rispondi a cosimo MalagninoForse è meglio : è più redditizio , più facile sparar cazzate che fare cose utili!