
Un sorpasso azzardato in pieno centro urbano, l’esagerata reazione dell’automobilista sorpassato e la violenta risposta del giovane “pilota”. Da lì la rissa con vetri dell’auto in frantumi, pugni e schiaffi e un colpo di chiave tubolare d’acciaio sulla testa di uno dei due litiganti. E sangue. Scene da far west l’altro girono a Manduria con due persone finite in ospedale, entrambe denunciate dalla polizia per percosse e lesioni e, per uno dei due anche per violenza privata. Giovedì mattina 26 luglio è arrivata alla polizia una richiesta di intervento per una rissa in corso in via Chidro a Manduria. In effetti all’arrivo sul posto gli agenti del locale commissariato sono stati testimoni di due persone che si azzuffavano uno dei quali perdeva sangue da un orecchio. Con non poche difficoltà i poliziotti sono riusciti a separare i due facinorosi identificandoli. La ricostruzione dei fatti ha permesso di stabilire che la lite aveva avuto origine da una banale questione di sorpasso al seguito del quale era partito il battibecco passato poi alle vie di fatto. Il primo automobilista, un 46 enne di Francavilla Fontana che non aveva gradito la manovra di sorpasso sarebbe sceso dall’auto e avrebbe rotto lo specchietto retrovisore dell’altra vettura ferma nel traffico. La reazione non si è fatta attendere così Il secondo automobilista, un manduriano di 22 anni, è sceso dalla macchina brandendo un arnese di acciaio, una chiave da idraulico, con la quale avrebbe colpito al capo il francavillese. I due si sono azzuffati dandoseli di santa ragione sino a quando la lite non è stata sedata dalla polizia. Nel frattempo, sempre secondo la ricostruzione fatta dalle forze dell’ordine, il 46enne si sarebbe appropriato della borsetta contenente i documenti di una donna che accompagnava il manduriano rifiutandosi di consegnarla.
Mentre gli agenti identificavano i due duellanti, è arrivata un’ambulanza del 118 che ha portato all’ospedale Giannuzzi di Manduria il francavillese che sanguinava vistosamente dalla testa. Al pronto soccorso l’uomo è stato suturato e medicato per una ferita lacero contusa dietro un orecchio. Il più giovane è stato invece accompagnato negli uffici del commissariato dove ha avuto a sua volta un malore rendendo necessario anche per lui l’intervento di un’ambulanza che lo ha portato nello stesso ospedale. La strada trafficata intensamente dalle auto che rientrano dal mare, è stata interrotta per diverso tempo creando intasamenti a monte con evidenti disagi per gli automobilisti. La storia si è per ora chiusa con la denuncia a piede libero di entrambi gli automobilisti che devono rispondere di percosse e lesioni. A carico del 46enne della provincia di Brindisi è stato previsto anche il reato di violenza privata per essersi impossessato dei documenti della ragazza che accompagnava il giovane manduriano.
Nazareno Dinoi su Quotidiano di Taranto
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